Inserimento lavorativo dei giovani disabili A segno due assunzioni

Una 39enne e un 25enne presi in un centro privato. Imprenditori e artigiani. intanto si mettono in rete

Continua l’impegno delle istituzioni lodigiane, concertate dal Comune di Lodi, per assicurare l’inserimento lavorativo dei disabili. Aveva annunciato l’intenzione di voler creare una rete per concertare ciò che di fatto già esiste nel territorio, potenziandone l’efficacia, il consigliere comunale Nicola Ruscitti che lavora con Simonetta Pozzoli, assessore al Welfare. Padri e madri di ragazzi tra i 20 e i 40 anni, con problemi psichici, ritardi cognitivi e sindrome di Down avevano infatti chiesto aiuto perché, finita la scuola, faticavano a trovare un impiego per i loro ragazzi. Il primo passo è stato fatto il 28 dicembre quando, dopo la selezione di Eureka, il centro privato di Serena Ferri che gestisce una residenza per anziani in via Legnano a Lodi ha assunto in prova una 39enne e un 25enne. Il sogno è di riuscire a realizzare tanti altri obiettivi simili.

"Tante persone, di diversi ambiti, si sono impegnate per lavorare in rete e voglio ringraziarle", sottolinea Ruscitti. Ci sono stati incontri all’assessorato al Welfare con il Servizio di inserimento lavorativo Sil, Centro per l’impiego della provincia di Lodi e rappresentanti delle cooperative sociali Mosaico ed Eureka. "Abbiamo trovato la disponibilità di tutti a continuare a lavorare sinergicamente". Intanto le associazioni di categoria di Lodi, la parte datoriale e gli artigiani, a loro volta, hanno dimostrato disponibilità ad avviare percorsi di inserimento lavorativo di disabili.

P.A.