"InSanità lombarda" I sindacati pavesi: personale stanco di prendere botte

La mancanza di sicurezza si aggiunge allo stress post Covid. Cgil, Cisl e Uil chiedono assunzioni straordinarie. e un presidio di polizia per meglio difendersi dalle aggressioni

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di Manuela Marziani

Una sanità che non rappresenta più l’eccellenza. Ci sono problemi d’organico, ma anche di organizzazione. Di questi temi i sindacati hanno discusso in Provincia, dov’è stata istituita una cabina di regìa sulla sanità pavese. "Aspettiamo finalmente una risposta seria e concreta", avverte Andrea Galeppi della Uil. Da da anni infatti Cgil, Cisl e Uil denunciano le carenze d’organico che vanno ad aggiungersi alla stanchezza dopo la pandemia e alle difficoltà nel lavoro. Non ultimo il problema della sicurezza.

Per questo è stato chiesto un piano di assunzioni straordinario, lo sblocco della contrattazione decentrata e anche un presidio di polizia aperto 24 ore su 24 in modo da garantire la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario.

"Il personale è stanco di prendere pugni – aggiunge Domenico Mogavino della Cisl – e di ricevere un’indennità in cambio delle botte. Molti si dimettono perché non sopportano più il lavoro in presìdi abbandonati a loro stessi come a Pavia, Vigevano e Voghera". Per restare in tema di sicurezza, la Cgil che sta visitando gli 8 presìdi Asst pavesi è stata all’ospedale Carlo Mira di Casorate, dove è stata aperta la Casa della comunità.

"C’è una bella targa e l’ambulatorio degli infermieri di famiglia – sottolinea Patrizia Sturini della Funzione Pubblica Cgil pavese – ma la struttura non è a norma. Ci sono finestroni enormi che non rispongono più ai criteri richiesti, e letti non a norma. In un reparto mancano i letti elettrici. Le carrozzine non si chiudono, i deambulatori sono aggiustati con lo scotch". Eppure per ristrutturare l’ospedale in passato i soldi c’erano. "All’epoca dei presìdi ospedalieri territoriali, era stato predisposto un progetto. Ma fu consegnato in ritardo, e addio lavori. Oggi in parte è chiuso, non sappiamo se siano in programma interventi".