Casteggio, inquinamento del torrente Coppa: denunce e sanzioni

Sanzionate due imprese perché non avrebbero adottato le necessarie misure di sicurezza, mentre i dirigenti pubblici sono accusati di abuso d’ufficio

Guardia di finanza e carabinieri forestali sul posto

Guardia di finanza e carabinieri forestali sul posto

Casteggio (Pavia), 28 agosto 2020 - I vertici di Pavia Acque e dell’azienda AB Mauri Italy spa, oltre a dirigenti della Provincia di Pavia e dell’ufficio d’Ambito territoriale ottimale sono stati denunciati dalla Guardia di finanza e dai carabinieri forestali, con l’accusa di essere coinvolti nell’inquinamento del torrente Coppa in Oltrepò Pavese e la conseguente compromissione dell’ecosistema ambientale legato al corso d’acqua. In tutto sono finite nei guai tredici persone, oltre alle due imprese.

Nel 2018 il depuratore di Casteggio era stato posto sotto sequestro preventivo per il malfunzionamento e il superamento dei limiti di inquinamento riscontrati a valle dell’impianto. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e dal sostituto procuratore Roberto Valli, hanno portato ad accertare la reiterata immissione nel torrente e tramite lo scarico del depuratore di reflui industriali, che sarebbero provenienti dallo stabilimento di proprietà di AB Mauri Italy. Sono stati anche condotti accertamenti con Arpa Lombardia, che hanno portato a riscontrare livelli di sostanze inquinanti superiori ai limiti autorizzati, il depuratore non riusciva quindi a smaltirli.

Le due imprese sono state sanzionate perché non avrebbero adottato le necessarie misure di sicurezza per evitare l’inquinamento, ai dirigenti pubblici invece è stato contestato anche il reato di abuso d’ufficio perché illegittimamente avrebbero permesso l’immissione dei reflui illeciti. È partita inoltre la segnalazione alla Corte dei conti per un danno erariale di 2.893.495 euro, pari al costo degli interventi di ampliamento del depuratore sostenuti nel 2014 e rivelatisi inadeguati.