
Il sindaco di San Genesio Enrico Tessera al centro in giacca azzurra ieri mattina al suo arrivo a palazzo di giustizia
Dichiarate inammissibili le richieste di costituzione di parte civile di Arpa Lombardia e del gruppo consiliare San Genesio Futura nell’ambito dell’udienza preliminare per l’inchiesta Clean, su un presunto giro di corruzione che avrebbe coinvolto politici, funzionari pubblici e imprenditori pavesi. Sono invece state ammesse dalla gup Daniela Garlaschelli le richieste di costituzione come parti civili di Asm Pavia e del Comune di San Genesio.
La giudice ha inoltre respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato a due testimoni presentata da Gianluca Di Bartolo. L’udienza è stata poi rinviata al 9 settembre, con successive sedute fissate al 19, 29 e 30 settembre. Oltre a Di Bartolo sono coinvolti il sindaco di San Genesio Enrico Tessera, l’ex presidente di Asm Pavia Manuel Elleboro e l’ex direttore generale di Asm Pavia Giuseppe Chirico, la ex consigliera di Asm Pavia Elisabetta Fedegari, l’imprenditore Dario Francolino e il titolare di una società Rocco Reitano, l’impiegata Elisa Bacaloni, la funzionaria comunale di San Genesio Nausica Donato, i costruttori Giuseppe Maiorino e Biagio Maiorino, Marco Musella di una società di progettazione, la funzionaria di Arpa Mara Tognoli, il carabiniere Antonio Scoppetta che attualmente è sospeso e l’ex ufficiale dei carabinieri Maurizio Pappalardo.
A Francolino, Elleboro, Fedegari, Chirico e Reitano è contestato il peculato perché si sarebbero appropriati di 5.500 euro dalle casse di Asm per ripagare il sostegno di Francolino alla campagna elettorale di Fedegari, candidata alle regionali, mascherando l’operazione sotto il pagamento di un video istituzionale. Inoltre, Elleboro e Chirico sono accusati di peculato anche in relazione all’aumento di stipendio dell’ex direttore generale, fatto per cui Bacaloni è accusata di falso.
A Tessera, Donato, Mussella e Di Bartolo è contestata la turbata libertà degli incanti, inoltre Di Bartolo è accusato di frode insieme a Giuseppe e Biagio Maiorino, per lavori e relativi appalti della scuola di San Genesio. Accusati di rivelazione di segreto d’ufficio Pappalardo, Scoppetta per una perquisizione prevista in una cantina oltepadana, così come a Tognoli perché avrebbe avvisato Scoppetta di un’ispezione presso un conoscente. Tognoli ha chiesto la messa alla prova.
Per l’avvocato Luca Angeleri, che assiste il sindaco Tessera, "sono state accolte dalla giudice le nostre eccezioni sulla costituzione del gruppo consigliare San Genesio Futura sia perché non erano esplicitati nell’atto i poteri per la costituzione di parte civile sia perché l’eventuale risarcimento del danno sarebbe una duplicazione del danno già richiesto dal Comune".
Nicoletta Pisanu