Incendio alla Piberplast, l'azienda assicura: "Non c'è diossina nell'aria"

Per l'amministratore delegato dell'azienda sono bruciati solo prodotti in polipropilene, cartone e polietilene, dunque nulla di "velenoso"

L'incendio che si è sviluppato alla Piberplast

L'incendio che si è sviluppato alla Piberplast

Voghera, 23 settembre 2015 - La proprietà della ditta Piberplast di Voghera, che si occupa della lavorazione di materie plastiche, ha escluso "che nel rogo di sabato pomeriggio possa essere stata prodotta diossina". La precisazione è stata fatta dall'amministratore delegato dell'azienda, Paolo Bergaglio, nel corso di un incontro alla sede di Voghera di Confindustria per far chiarezza sull'incendio che ha devastato un magazzino "ampio 2700 metri quadrati, un prefabbricato in cemento che corrisponde al 10% della superficie coperta dalla ditta". Bergaglio ha inoltre precisato che "sono bruciati prodotti in polipropilene, imballaggi di cartone e pellicole di polietilene, data la tipologia dei materiali coinvolti escludiamo che sia stata prodotta diossina, non erano infatti presenti nel magazzino prodotti clorurati«. La causa del rogo è riconducibile a un cortocircuito tra gli 880 pannelli solari in silicio che erano posizionati sul tetto del magazzino.