Inaugurato lo Spazio Mauri: "Doveroso"

Inaugurato a Lodi lo spazio Giuliano Mauri, dedicato al celebre artista dell'arte ambientale. Esposizione dell'archivio e mostra temporanea allestita, supportata da importanti enti. Presenza di familiari e critici d'arte all'evento.

È stato inaugurato ieri lo spazio Giuliano Mauri, a palazzo Barni: un luogo di cultura di altissimo livello, in cui vi è conservato l’archivio del grande artista di fama internazionale, il più importante esponente dell’arte ambientale in Italia, primo italiano a far parte del movimento europeo Art In Nature. Oltre all’archivio, l’associazione Giuliano Mauri ha organizzato molti lavori sull’artista: il primo è una mostra nelle scuderie di Palazzo Barni, con vari modellini delle opere, disegni e schizzi, fotografie e progetti dell’artista. La mostra rimarrà fino a fine 2024, successivamente lo spazio espositivo sarà diviso in due sezioni, una per una permanente e una per delle temporanee che esplorino le varie produzioni di Mauri.

Francesca Rigorda, nipote di Mauri e vicepresidente della fondazione a lui dedicata, principale promotrice dietro all’iniziativa di uno spazio totalmente dedicato all’artista, all’apertura di ieri ha raccontato: "Ho ricordi di lui come un nonno, che giocava con i legni e disegnava continuamente, l’ho conosiuto per 20 anni, fino alla morte nel maggio del 2009. Scoprii poi che aveva studiato nelle università e che era stato di riferimento per moltissimi: si doveva fare qualcosa di importante qui in città". Il progetto è sostenuto dalla Fondazione comunitaria della Provincia di Lodi, dalla Fondazione Banca popolare di Lodi e dal Comune.

"Oggi è un bel giorno per questa città – ha detto il sindaco Andrea Furegato – l’impegno nostro è di non far mancare mai le risorse per questo spazio". Presente anche Jean Blancheart, rinomato critico d’arte e amico personale di Mauri: "Come artista – ha ricordato – era riuscito a impostare un dialogo non snobistico tra arte e natura; i suoi disegni erano spartiti di armonia e precisione".

Luca Pacchiarini