Il vicesindaco: mi ricandido per la Via Crucis

Il vicesindaco:  mi ricandido  per la Via Crucis

Il vicesindaco: mi ricandido per la Via Crucis

Il suo sogno, da fervente cattolico, è quello di portare la croce alla Via Crucis del venerdì santo presieduta dal Papa. È per questo che Giuseppe Figoni, 71 anni, vicesindaco di Torlino, ha scritto al pontefice lo scorso 10 febbraio, manifestando questo suo desiderio. Ma sin qui nessuna risposta. Sabato 15 aprile, una delegazione della diocesi di Crema (composta da ben 2500 persone) si recherà a Roma in udienza dal Santo Padre. E per l’occasione Figoni ha scritto una lettera al vescovo di Crema Daniele Gianotti, pregandolo di fare da tramite con il Papa quando lo incontrerà in un colloquio privato. "Vorrei – dice Figoni - che la mia presenza possa rappresentare il valore della normalità, la normalità di tutti quegli amministratori pubblici che ogni giorno compiono piccoli gesti gratuiti di servizio nei confronti dei propri concittadini. Forse, proprio io, vicesindaco e assessore ai Servizi sociali di un piccolissimo comune, potrei rappresentare coloro che ogni giorno toccano con mano le fragilità e le difficoltà delle famiglie più deboli, molte volte non avendo soluzioni da proporre ma solo qualche ora da dedicare all’ascolto, nella consapevolezza che chiunque, se compreso e confortato, possa in qualche modo sentirsi, anche solo per qualche momento, sollevato dal peso della propria croce. Per questo vorrei che i miei concittadini più deboli, vedendomi per un breve tratto portare la croce anche per loro, si sentano di appartenere a una famiglia più grande e non più isolati o abbandonati ma tanto preziosi da ardire di poter camminare, con le mie gambe, davanti al pontefice".

Pier Giorgio Ruggeri