MANUELA MARZIANI
Cronaca

Mortara, il sindaco getta la spugna. Gerosa addio, urne vicine: "Contrasti non ricucibili"

Tra venti giorni le dimissioni diventeranno irrevocabili e arriverà il commissario. In due anni di mandato le tensioni erano cresciute tra rimpasti e fuoriuscite

Il sindaco getta la spugna. Gerosa addio, urne vicine: "Contrasti non ricucibili"

Ettore Gerosa 69 anni ieri mattina ha spedito una lettera al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri

Mortara (Pavia) – Poche righe per un addio. Il sindaco Ettore Gerosa ha gettato la spugna. Lo ha fatto lunedì sera, anche se le sue dimissioni sono state formalizzate soltanto ieri mattina. "Il sottoscritto Ettore Gerosa, sindaco pro tempore del Comune di Mortara, dichiara di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di sindaco".

Poco dopo, il primo cittadino eletto due anni e mezzo fa al termine del ballottaggio con il leghista Jerry Tarantola, attraverso un comunicato ha motivato la propria decisione: "Le dimissioni sono l’atto conclusivo di una crisi che si protrae da alcuni mesi e che ha avuto un’accelerazione con la costituzione del gruppo misto e successivamente di Lombardia Ideale, situazioni che di fatto hanno profondamente modificato la composizione del Consiglio comunale e creato un contrasto interno alla maggioranza politica, che non è stato possibile ricucire".

Ettore Gerosa, esponente di Fratelli d’Italia eletto anche con i voti della lista civica Viviamo Mortara, con il passare dei mesi si è trovato a fare i conti con alcuni cambi di casacca. Quattro consiglieri, infatti, due di FdI e 2 di Viviamo Mortara sono passati al gruppo misto, uno poi a Lombardia Ideale. Il gruppo misto è diventato così l’ago della bilancia della maggioranza.

Lunedì sera, nel corso di una riunione, stando ad alcune indiscrezioni, proprio il gruppo misto avrebbe fatto alcune rivendicazioni in vista della seduta di Consiglio comunale prevista per ieri sera. Una seduta importane perché aveva all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato che sancisce l’attività amministrativa. Non si sa che cosa sia accaduto in seno alla maggioranza, ma di certo un rapporto che già non era idilliaco, è saltato e come sostiene il sindaco: "E’ impossibile ricucire".

Ora, stando a quanto prevede la legge, Gerosa ha 20 giorni di tempo per ripensarci o confermare le proprie dimissioni. Al momento, però, sembra essere deciso: "È giusto che la parola torni agli elettori". In realtà è da mesi che la luna di miele tra il sindaco e la sua maggioranza è finita. Prima c’è stato il “divorzio“ da Andrea Olivelli che ricopriva il ruolo di assessore ai lavori pubblici, poi il rimpasto e le tensioni sempre crescenti. Adesso si tratta di capire come si comporteranno i consiglieri comunali e se Gerosa confermerà le dimissioni.