
"Non ci sentiamo rappresentati dall’attuale classe politica e dall’agenda politica della futura maggioranza". Samuele Esposito, portavoce degli studenti ha elencato ai parlamentari Alessandro Cattaneo e Paola Chiesa seduti in platea e agli altri esponenti politici presenti alcuni problemi irrisolti. "Migliaia di studenti dell’Ateneo pavese fuori sede - ha aggiunto il giovane - non hanno potuto esercitare il loro diritto di voto. In tutta Italia sono 5 milioni gli studenti e i lavoratori che non hanno potuto votare, perché siamo l’unico Paese in Europa insieme a Cipro e Malta che non prevede il voto per posta, digitale o per delega. Ma anche il meccanismo per ottenere la cittadinanza è troppo lungo e farraginoso, così ci sono un milione di persone soprattutto giovani che aspettano di diventare italiani. Vogliamo che i fuori sede possano votare". Esposito ha poi parlato di diritti civili e degli incontri sull’omolesbobitransfobia bollati come "indottrinamento all’ideologia gender" e di diritti umani. "Siamo inorriditi dalla violenza e dall’occupazione degli Atenei in Iran - ha aggiunto -. Come consiglio degli studenti abbiamo approvato una mozione in sostegno alle proteste che anche l’Università deve condannare garantendo borse di studio, vitto e alloggio agli studenti iraniani, afgani e ucraini".
Perché lo studio e la ricerca sono importanti. Lo ha detto anche Giulia Grancini, docente di chimica fisica dell’Ateneo che si sta occupando della sfida energetica e con i suoi collaboratori sta lavorando a una tecnologia fotovoltaica basata su vernici a perovskite ibrida. Inchiostri stampabili con i quali realizzare celle fotovoltaiche con valori di efficienza record, pari al 24%. "Così - ha detto la professoressa - una semplice finestra può generare energia". M.M.