Il momento è arrivato, giù il PalaBasletta

La demolizione del vecchio palasport di Vigevano, storico luogo del basket locale, è in corso per lasciare spazio a un nuovo impianto sportivo nel quadro di una rigenerazione urbana più ampia. La struttura, simbolo di decenni di successi sportivi, verrà sostituita da un moderno impianto con capacità per mille spettatori.

Il momento è arrivato, giù il PalaBasletta

Il momento è arrivato, giù il PalaBasletta

La scadenza è scivolata in avanti per diversi mesi, da fine estate a dicembre 2023, poi ancora avanti. Ma da ieri mattina la demolizione del palasport di via Carducci, il tempio del basket vigevanese, è entrata nella fase più consistente. Le ruspe hanno attaccato la cupola e via via la strutture sottostanti. L’intervento rientra in un piano di rigenerazione urbana che coinvolgerà tutto l’isolato che comprende le scuole Regina Margherita, la cui facciata verrà restaurata, e il parco antistante dove verranno rifatti vialetti e recinzioni.

Inoltre verrà realizzato un parcheggio interrato con 37 stalli per la sosta, cui si accederà dal cortile alle spalle dell’edificio scolastico. Il vecchio palasport, intitolato allo schermidore vigevanese Giulio Basletta, è stato per decenni la vera casa della pallacanestro cittadina, negli anni Sessanta e Settanta con stagioni importanti sino alla promozione in serie A2 e quella immediatamente successiva in A1 proprio sul finire del decennio.

Da sempre fulcro dell’attività giovanile, ha vissuto anche l’epopea del basket e della pallavolo femminili, arrivata sino alla A2. Poi ha ritrovato nel 2009 quella del basket, con un’altra storica promozione e ha visto l’intera annata passata della Elachem Vigevano che a metà giugno, a Ferrara, ha nuovamente conquistato la grande ribalta.

Al suo interno sono cresciute generazioni di cestisti, numerosi vigevanesi hanno poi abbracciato il professionismo ma la stragrande maggioranza è stata l’anima delle minors e lo è ancora oggi. Insomma molto più del vecchio hangar dove per gli avversari è stata sempre durissima, tanto da meritarsi da Aldo Giordani, giornalista e maestro indiscusso della materia, il titolo di Salonicco d’Italia.

Al posto del vecchio palasport, ormai tutta l’attività è stata spostata al PalaElachem di via Cappuccini, sorgerà un nuovo impianto a pianta rettangolare con l’ingresso posizionato tra via Carducci e via de Bastici con una capienza di un migliaio di spettatori, spogliatoi e ulteriori spazi di servizio. Diventerà il secondo polo sportivo cittadino, che si dividerà con il PalaElachem il carico delle moltissime realtà sportive di una città dove la carenza di impianti è ormai cronica da decenni.

Umberto Zanichelli