MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il modello ligneo del Duomo è tornato all’antico splendore

Concluso il restauro di uno degli esemplari più pregiati del periodo rinascimentale

di Manuela Marziani

Cipresso, frassino, rovere, noce, sono circa 500 gli elementi di legni differenti e di diverse misure, connessi a incastro che vanno a comporre il modello ligneo del Duomo. Un pezzo eccezionale, uno dei più grandiosi, per mole e qualità, di età rinascimentale tra quelli ancora conservati. E ora il capolavoro è stato restaurato da Luciano Gritti, con il contributo di Regione Lombardia e con il sostegno dell’Associazione amici dei musei e monumenti pavesi su progetto dell’architetto milanese Andrea Perin. L’idea del restauro è partita nel 2018 e si è perfezionata nel 2019, anno di Leonardo, perché Leonardo era stato chiamato a Pavia con una lettera ufficiale di Ludovico il Moro per discutere attorno al cantiere della cattedrale. E proprio nel cantiere si trovava un modello tridimensionale che non era una copia del Duomo, doveva servire da modello per chi aveva il compito di costruire la chiesa e di rappresentanza.

"Il modello ligneo del Duomo di Pavia – ha detto la responsabile dei Musei civici Laura Aldrovini – è uno dei più grandi e meglio conservati al mondo. I visitatori potevano ammirarlo girandoci attorno e spesso abbiamo trovato dei danni causati dagli urti. Dovevamo conservarlo, ma anche cercare di far capire la particolarità di un’opera del genere che soltanto noi potevamo apprezzare perché la guardavamo da sotto con la torcia dei cellulari". Per consentire a tutti di apprezzarne anche i dettagli, l’architetto Perin ha pensato di collocare all’interno del modello un pavimento luminoso (con sensore e temporizzatore) che permetterà ai visitatori di ammirare la cura nella definizione degli intagli anche attraverso le sue naturali aperture (portali e finestre). Il nuovo allestimento ospitato in una sala dei Musei civici potrà essere ammirato da tutti a partire da oggi, giorno di riapertura del castello (ingresso 10 euro). "Il modello ligneo era già bello – ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi – ora lo è di più, un gioiello che trova una collocazione adeguata in un luogo che contribuirà a far conoscere ed apprezzare ancora di più la nostra città". Oltre al modello, da oggi sarà possibile visitare la mostra Hidden Portraits. Identità S-velate di Volker Hermes, eccezionalmente prorogata fino al 4 luglio. E ci sarà anche un’altra novità: nell’androne d’ingresso e sotto il porticato davanti alla sala del Rivellino, due installazioni "iGiganti al Castello" accoglieranno i visitatori. Il periodo di forzata chiusura è stato infine l’occasione per lavorare alla risistemazione di alcuni spazi, come la biglietteria e il bookshop, resi più accoglienti grazie all’esposizione di calchi in gesso da statue antiche, conservati nei depositi del museo e finora mai esposti al pubblico.