
Il conto nel Pavese Slot e azzardo on line: spesi 1,1 miliardi di euro
di Manuela Marziani
Oltre 193 milioni sono stati giocati in azzardo nel 2022 soltanto a Pavia. E più di 67 milioni nei cosiddetti “giochi di abilità“, che poi non sono altro se non azzardo telematico. In tutta la provincia in gioco fisico sono andati 625 milioni e 462 in gioco telematico. Complessivamente in tutta la regione lo scorso anno sono stati giocati circa 21,5 miliardi nelle infinite offerte d’azzardo presenti ovunque.
In testa c’è Milano con oltre 4 miliardi finiti negli apparecchi e 3,5 miliardi in giochi telematici. Al secondo posto Brescia con un miliardo e 600 milioni e un miliardo in gioco telematico, al terzo Bergamo con 1,3 miliardi e 800 milioni online. La quarta posizione spetta a Monza con un miliardo e 800 milioni per il gioco telematico e la quinta a Varese, che ha giocato d’azzardo più di un miliardo mentre 769 milioni sono andati in gioco telematico.
Appena sopra Pavia si piazza Como con 844 milioni negli apparecchi e 462 nei giochi d’abilità. Molto più distaccate le altre province a cominciare da Mantova, che nel 2022 ha fatto registrare 395 milioni finiti in gioco fisico e 294 in quello telematico. Molto simile il dato di Cremona (343 e 305 milioni) e quello di Lecco (317 e 235 milioni). Chiudono la classifica Lodi con 261 milioni bruciati nei vari apparecchi e 205 per il gioco telematico; mentre a Sondrio si sono registrati 243 milioni per l’azzardo e 171 per i giochi d’abilità.
Nel 2019 in provincia di Pavia la spesa complessiva per l’azzardo ammontava a 764 milioni. Di questa somma 134 milioni erano stati giocati soltanto a Pavia. Ma in quel caso la cifra si riferiva unicamente agli apparecchi e quindi ai canali fisici. Con le scommesse online si superava il miliardo in provincia. In pratica ogni pavese prima della pandemia ha speso 1.400 euro per il gioco fisico.
Per uscire dalla dipendenza nel 2019 hanno chiesto aiuto ad Ats 125 persone, che nel 2020 con il Covid e i lockdown sono diventate 99. E ultimamente un altro rischio si va facendo strada: le criptovalute. Di fronte a un facile guadagno spesso pubblicizzato sui social, molti ragazzi si lasciano convincere e poi chiedono aiuto alla Casa del giovane quando si accorgono d’aver bruciato una fortuna, come possono essere 100mila euro, in pochi secondi.