Il caso di Casale: doppia occupazione

Le azioni compiute per cacciare la giunta socialista

Tra le violenze politiche schedate nell’Atlante, Alice Vergnaghi sottolinea anche le "violenze economiche: gli arrestati perdono il lavoro e la loro famiglia finisce in povertà", e poi il caso di Casalpusterlengo: "In poco più di un anno le amministrazioni socialiste lodigiane crollano sotto i colpi dell’offensiva fascista il cui carattere militare coglie impreparato l’avversario - spiega -. Per evitare rappresaglie le azioni vengono compiute da camicie nere che arrivano su macchine e camion da centri vicini. Il culmine della violenza squadrista si raggiunge nell’estate del 1922 con azioni di grandi ampiezza che portano alla minaccia o all’occupazione di interi paesi. Emblematico è quello che accade a Casalpusterlengo: una prima occupazione tra il 5 e il 7 luglio 1922, con un centinaio di persone, e una seconda tra il 25 e il 27 luglio con 2000 fascisti, per cacciare la giunta socialista".