
Ics Maugeri, giudici coi lavoratori. L’una tantum andava erogata. E intanto sprecati 33mila euro
Hanno dovuto aspettare un po’ di anni, ma alla fine il Tribunale ha dato loro ragione: i lavoratori di Ics Maugeri di Pavia, via Boezio e Montescano, dovranno ricevere quanto previsto dall’una tantum contrattuale relativa all’applicazione del contratto della sanità privata Aiop-Aris. In realtà tempo fa i vertici aziendali invece dei mille euro previsti hanno erogato a tutti i dipendenti 111 euro. "Non sappiamo in base a quale norma sia stata stabilita questa somma – spiega Andrea Galeppi della Uil Fpl – che a noi è sembrata assolutamente arbitraria".
Successivamente i sindacati hanno trattato per ottenere 700 euro comprensivi anche della quota già erogata; qualcuno ha accettato la somma perché ne aveva necessità, mentre un referendum tra i lavoratori ha bocciato la proposta. "Soltanto la Cisl ha firmato l’accordo – aggiunge Galeppi – Noi abbiamo ritenuto inaccettabile la proposta e offerto ai nostri iscritti o di assisterli se volevano effettuare una conciliazione individuale oppure, se potevano aspettare a incassare la somma, a proseguire nella causa. Abbiamo depositato 99 vertenze e abbiamo vinto".
Assistiti dallo studio legale Zaffarana, i dipendenti hanno ottenuto il riconoscimento di quanto dovuto dal contratto collettivo nazionale, guadagnando circa 200 euro a testa in più che derivano dagli interessi maturati a favore dei ricorrenti per un ammontare totale pro capite di 1.200 euro. "Facendo quattro conti, oltre l’esborso economico dovuto dei mille euro, Ics Maugeri si è ritrovata a sostenere spese extra rispetto a quanto avrebbero dovuto versare ai lavoratori, pagando quote di interesse pari a l8mila euro e spese legali per 15mila euro per un ammontare totale di 33mila euro che avrebbero potuto reinvestire sul personale".
M.M.