MANUELA MARZIANI
Cronaca

I pionieri della Lombardia. Taser alla Polizia locale. Decolla la sperimentazione

Per l’occasione accolto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni "Momento storico. Questo strumento ha un’utilità straordinaria come deterrente".

Poco meno di un anno fa il sottosegretario all’Interno era stato a Pavia per parlare di sicurezza, ieri Nicola Molteni è tornato in occasione dell’avvio della sperimentazione del taser da parte della polizia locale di Pavia, prima in tutta la Lombardia ad essersi dotata di questo dispositivo "non letale". "Abbiamo formato 12 agenti e 2 istruttori sull’uso del taser - ha detto l’assessore alla Polizia locale e alla Sicurezza Pietro Trivi -, che non è uno strumento di offesa, non viene utilizzato in sostituzione della pistola, serve a tutelare gli agenti. In questi cinque anni ho incontrato agenti, che in alcune situazioni si trovavano in difficoltà perché non potevano usare l’arma per calmare gli animi. Il taser, invece, già con il rumore che fa quando si aziona, incute timore. È sufficiente mostrare il taser o avvisare che lo si vuole usare, perché rappresenti un deterrente". Il sottosegretario ha definito quello di ieri un "momento storico per la polizia locale".

"Seguo l’introduzione del taser dal 2014 – ha aggiunto Nicola Molteni – ha un’utilità straordinaria come deterrente e a tutela dell’incolumità. Inizialmente è stato utilizzato da carabinieri, polizia e guardia di finanza, nel luglio 2018 è partita la sperimentazione e nel marzo 2022 l’introduzione effettiva. In questi due anni i risultati sono stati straordinari". Anche per il sottosegretario la pistola elettrica "non è uno strumento di offesa, è uno strumento di difesa, non incita alla violenza, ma favorisce la sicurezza". "Il taser ha dimostrato la sua efficacia come deterrente – ha aggiunto il sottosegretario all’Interno – a tutela delle forze di polizia. Alcuni Comuni virtuosi che hanno una visione integrata della sicurezza, hanno deciso di dotare i propri agenti di strumenti utili. Pavia diventa così un laboratorio di sicurezza integrata e partecipata. Nel frattempo prosegue l’impegno del Viminale per assicurare al territorio organici, risorse e un impianto normativo che consenta di tenere sempre alta l’asticella della pubblica sicurezza integrata grazie a un percorso efficace".