Siccità, è già guerra dell’acqua. Sulle risaie scontro Novara-Lomellina

Riserve sotto ai livelli del 2022. Proteste dei piemontesi al Consorzio Est-Sesia: non favorite Pavia

L'acqua scarseggia già

L'acqua scarseggia già

Pavia – L’acqua arriva dal Piemonte, ma finisce nei campi della Lombardia. E gestirla, in tempi di scarsità, diventa difficile. E scoppia la guerra dell’irrigazione. Da una parte gli agricoltori, che hanno bisogno di afflussi abbondanti e costanti, dall’altra gli enti di gestione, che non vogliono sprecare risorse che in estate potrebbero mancare ancor peggio di quanto avvenuto nel 2022 e che devono distribuire quel che hanno senza scontentare nessuno. L’ultimo conflitto scoppia a Novara. Qui si riunisce il consiglio di amministrazione dell’Associazione irrigazione Est Sesia, il consorzio che gestisce la rete dei canali del novarese e della Lomellina, a cavallo di un territorio che nei secoli è stato attraversato dai confini di Stato fra Regno di Sardegna e contado Milanese. A Novara una riunione per decidere, che non è approdata ancora a un risultato. Da una parte il mondo risicolo, a poche settimane dalle semine, di fronte allo spettro di non potere usare l’acqua, dall’altra i vertici di un consorzio. Sul tavolo, un nuovo regolamento, per provare a evitare tensioni tra i risicoltori piemontesi e quelli della provincia di Pavia. I contenuti del nuovo regolamento non sono ancora noti, ma le anticipazioni circolate nei giorni scorsi hanno subito generato una protesta dei coltivatori novaresi che, si sono presentati in una cinquantina alla sede del consorzio per manifestare le loro preoccupazioni.

Dopo le proteste della Lomellina, si profila una distribuzione meno penalizzante per i lombardi, che sono a valle dei colleghi piemontesi. E questi ultimi non ci stano: la distribuzione a nord, in provincia di Novara, potrebbe ridursi a favore della Lomellina. Una scelta che secondo i risicoltori novaresi rischia di penalizzare pesantemente loro, senza aiutare i colleghi del pavese. Ieri il presidente dell’Est Sesia Camillo Colli ha ascoltato i risicoltori “autoconvocati” ma non ha promesso nulla, in attesa del regolamento che potrebbe scontentare tutti. Del resto il problema rimane: lo scioglimento della poca neve sui rilievi stia comunque provocando un innalzamento dei livelli dei grandi bacini naturali del Nord Italia, ad eccezione del più grande: il lago di Garda, il cui riempimento non riesce a raggiungere il 40%, continuando a sfiorare il minimo storico (Verbano al 44% e Sebino al 18,6% restano sotto media, mentre il Lario al 22,4% si regolarizza). Ma l’effetto è senza dubbio assai meno rilevante delle passate stagioni. E l’estate si presenta, già oggi, stagione critica.