STEFANO ZANETTE
Cronaca

Gropello Cairoli: prima le avance, poi il tentato stupro

La vittima è riuscita a fuggire

Il carcere di Pavia Torre del gallo

Gropello Cairoli (Pavia), 13 maggio 2019 - Dalle avances, respinte, alla violenza sessuale. In pieno giorno. Ma la vittima riesce a divincolarsi evitando lo stupro, si rifugia a casa di una conoscente e chiama i carabinieri, che nell’arco di poche ore portano il presunto responsabile in carcere. È successo nella giornata di sabato, a Gropello Cairoli. La vittima, una 62enne che vive e lavora nello stesso centro della Lomellina, in mattinata stava percorrendo a piedi la strada principale del paese, via Roma. Lì è stata avvicinata da un giovane, che è stato poi identificato: si tratta di un 23enne nigeriano, richiedente asilo. Ha provato un primo approccio amichevole, ma lei lo ha respinto con decisione e ha proseguito per la sua strada.

Lui non si è affatto arreso, anzi ha iniziato a seguirla. Fino a quando s’è trovato da solo con la donna in una stradina laterale. Lì le è letteralmente saltato addosso, aggredendola fisicamente. L’ha palpeggiata, strappandole parte della felpa e l’elastico dei pantaloni. La 62enne è riuscita a evitare il peggio: s’è divincolata e s’è data alla fuga, trovando rifugio poco distante, nella casa di una conoscente. A quel punto l’aggressore non l’ha più seguita e s’è dileguato. In breve è scattato l’allarme ai carabinieri e i militari della locale Stazione hanno raggiunto la donna, in evidente stato di shock.

Riportata alla calma, la 62enne ha raccontato l’accaduto, riuscendo anche a riferire dei dettagli sull’aggressore che hanno portato in breve alla sua cattura. I carabinieri hanno infatti rintracciato il presunto responsabile nell’agriturismo che a Gropello Cairoli ospita i richiedenti asilo. Indossava ancora i vestiti descritti dalla vittima. È stato sottoposto a provvedimento di fermo per il reato di violenza sessuale e portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo la donna era stata accompagnata al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, dove è stata medicata per una tumefazione al labbro inferiore e graffi sui polsi, poi dimessa con una decina di giorni di prognosi.