Gli allevamenti penalizzati dal virus. Peste suina, arrivano gli indennizzi

Via libera dal Governo. L’assessore regionale: ma non vanno abbandonate le misure di biosicurezza

Gli allevamenti penalizzati dal virus. Peste suina, arrivano gli indennizzi

Gli allevamenti penalizzati dal virus. Peste suina, arrivano gli indennizzi

Le aziende che hanno subito danni a causa delle misure per il contenimento della Peste suina africana, hanno tempo fino alla prima decade di marzo per chiedere l’indennizzo. Supera i 19 milioni la somma messa a disposizione per sostenere la filiera suinicola pavese. Accogliendo la richiesta avanzata da Regione Lombardia, il ministro Francesco Lollobrigida ha firmato il decreto per estendere anche agli allevatori lombardi gli aiuti economici per i danni indiretti causati dalla Psa.

"Estendendo gli effetti del precedente decreto sulla Psa agli eventi accaduti dopo il 31 luglio 2023 - commenta l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi (nella foto) - il Governo comprende anche la provincia di Pavia, dove a causa delle misure sanitarie di prevenzione gli allevatori hanno subito il blocco della movimentazione di animali e carni, che inevitabilmente ha interessato, penalizzandoli, anche gli operatori dei macelli e della trasformazione". Con l’atto firmato dal ministro, le aziende colpite potranno presentare istanza di indennizzo. "Il ministro e il sottosegretario Giacomo La Pietra - prosegue l’assessore - in questi mesi difficili non hanno mai fatto mancare il loro sostegno per preservare gli allevamenti lombardi, che con 5 milioni di capi rappresentano il cuore della filiera suinicola nazionale". E ora si guarda al futuro. "E’ necessario continuare a mettere in atto tutte le misure di prevenzione contro la Psa - conclude Beduschi - . Il mio appello va a tutta la filiera, perché si continuino a rispettare scrupolosamente le misure di biosicurezza. E si eviti qualsiasi forma di fenomeno speculativo verso gli allevatori, oggi che le carni suine del Pavese sono sicure e possono essere utilizzate anche nelle produzioni a maggiore valore aggiunto, come quelle dei prosciutti crudi". Manuela Marziani