Giovani, aumentati del 50% i ricoveri in Neuropsichiatria

Il direttore Borgatti: "Stiamo registrando una vera emergenza. Il malessere del primo lockdown è diventato una vera patologia"

Episodi di autolesionismo che diventano sempre più gravi fino ad arrivare al tentato suicidio. Sono aumentate di oltre il 50% rispetto all’anno scorso le richieste di ricovero alla neuropsichiatria della fondazione Mondino per adolescenti in grave difficoltà. "Si registra una vera e propria emergenza – ha detto Renato Borgatti, direttore di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Mondino – Il malessere riscontrato nel primo lockdown ora sembra essersi trasformato in franca patologia. Sono aumentate le richieste di ricovero per psicopatologie con "attacco al corpo", fino al tentato suicidio". Le richieste di ricovero per autolesionismo negli ultimi tre mesi, da ottobre a gennaio, sono aumentate del 50%, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, in cui l’aumento era del 38%, e anche i tentati suicidi aumentano del 50%, a fronte di un + 15%. Tra le patologie più frequenti poi vi sono anche disturbi del comportamento alimentare, psicosi con compromissione dell’esame di realtà, aggressività e comportamenti distruttivi, ritiro sociale e dipendenza da internet.

Gli indicatori di questo allarmante quadro si erano già evidenziati nel 2020 quando agli adolescenti tra i 12 e 17 anni il Mondino ha chiesto di rispondere a un questionario anonimo con domande tendenti a indagare gli effetti del confinamento in casa sul loro benessere, con l’obiettivo di individuare sintomi di stress acuto e stress post traumatico: su 1.649 adolescenti, il 79% riferiva sintomi sottosoglia (campanelli d’allarme, ma non ancora tali da richiedere l’intervento) di cui il 29% presentava sintomi acuti e ben il 50% sintomi già in via di cronicizzazione. "Dall’indagine – ha aggiunto Martina Mensi, neuropsichiatra dell’équipe che ha condotto lo studio – sono emersi alterazioni del contenuto del pensiero, come allucinazioni e dispercezioni, sintomi dissociativi, agitazione, disturbi del sonno e incubi, preoccupazione per il futuro, e anche paura per genitori e familiari, che a loro volta appaiono sotto stress". Di fronte a questa situazione, verrebbe da chiedere un aumento dei posti letto della neuropsichiatria infantile (20 per ricoveri ordinari e 4 riabilitativi day hospital), ma secondo il professor Borgatti "il ricovero è l’ultima ratio. I veri interventi preventivi si realizzano rinforzando i servizi territoriali, lavorando in famiglia e a scuola". M.M.