PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Giornata Fai, già sold out al castello di Cigognola

La dimora della famiglia Moratti risale al XIII secolo ed era un famoso salotto letterario

di Pierangela Ravizza

Porte aperte a due dimore storiche (ma talmente tante le richieste che, in un caso, è già sold out) per la giornata Fai in Oltrepo Pavese (sabato 26 e domenica 27 marzo). Però potrebbe essere considerato una sorta di "aperitivo" perché bolle in pentola un progetto di più ampia portata. E’ quanto è emerso ieri, a Broni, dal settembre dello scorso anno, sede la delegazione oltrepadana del Fai (Fondo Ambiente Italiano), nel corso di una conferenza stampa a cui hanno presenziato il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, quello di Santa Giuletta, Simona Dacarro e il sindaco di Cigognola, Gianluca Orioli. Due, le mete dell’Oltrepo per l’iniziativa primaverile del Fai: il castello di Cigognola e il palazzo Isimbardi (già castello) di Santa Giuletta. Il castello di Cigognola, attualmente dimora della famiglia Moratti (Gian Marco e Letizia Moratti), risale al XIII secolo, nel Novecento era un famoso salotto letterario frequentato da Montale, Quasimodo, Croce e Bacchelli ed oggi lega il nome anche a pregiati vini e spumanti della tenuta Moratti. Non è facile visitarlo: l’ultima volta venne aperto nel 2010 e anche quest’anno i 150 posti disponibili (15 ogni mezz’ora) sono già prenotati. Ma ci sono possibili novità per il futuro, come anticipa il sindaco di Cigognola, Gianluca Orioli: "Proprio qui, qualche tempo fa, si è tenuta una prima riunione per dare vita a una rete di dimore storiche dell’Oltrepo ad uso valorizzazione turistica-culturale". Il castello di Cigognola ha tutte le caratteristiche visto e considerato che è entrato a far parte delle 100 dimore più belle d’Italia. A dimostrazione che l’Oltrepo potrebbe avere un ruolo sempre più consistente nel richiamare turisti, non da meno è l’altra meta del programma Fai primavera 2022. Per palazzo Isimbardi (ex castello) di Santa Giuletta, circondato da alberi secolari e citato già nel 1164 in un documento di Federico Barbarossa, qualche posto per la visita c’è ancora (prenotazioni su www.giornatefai.it).

Dal 2017 è diventato di proprietà di Andrea Tosoni e viene aperto per la prima volta, comprese le cantine ed il cantone medievale che dà accesso alle antiche prigioni. Come sottolineato da Filippo Pozzi, docente all’Istituto Superiore Faravelli (Stradella e Broni) saranno alcuni studenti, appositamente "formati", a fungere da "ciceroni". Nel corso della visita verranno resi noti anche i progetti futuri del restauro.