Ogni pavese brucia 1.800 euro l’anno: aprono tre sportelli contro l’azzardo

Aiuti contro la ludopatia a Vigevano, Sannazzaro e Mortara su iniziativa della Caritas Diocesana

Gli esperti possono salvare dalle slot

Gli esperti possono salvare dalle slot

Vigevano (Pavia), 27 maggio 2022 - Tre sportelli a disposizione di quelle persone che hanno deciso di liberarsi dalla dipendenza del gioco d’azzardo. Apriranno su iniziativa della Caritas Diocesana a Vigevano, Mortara e Sannazzaro e saranno affidati a professionisti esperti nel contrasto della ludopatia. "L’identikit del ludopatico? Impossibile tracciarlo – conferma don Moreno Locatelli, direttore della Caritas Diocesana – perché la problematica è assolutamente trasversale, interessa uomini e donne, giovani e anziani, benestanti e poveri".

Del tema si è parlato di un convegno ieri nella Sala dell’Affresco del Castello di Vigevano. Il progetto di Caritas, di cui è stato tracciato un bilancio, è entrato anche nelle scuole con l’obiettivo di fare rete con gli insegnanti e disegnare un percorso di sensibilizzazione e prevenzione illustrando ai ragazzi gli enormi rischi della dipendenza dal gioco.

Un problema sempre più diffuso: non a caso quella di Pavia è una delle province italiane dove si gioca maggiormente. Dagli ultimi dati disponibili sul territorio provinciale il rapporto tra slot machine e abitanti è di uno su 104 e la spesa media pro capite bruciata al gioco ogni anno è di poco superiore ai 1.800 euro contro quella del resto del Paese che si attesta intorno ai 1.200.

Numeri enormi se si considera l’ampia fetta della popolazione che non gioca e dunque l’impennata delle spese di chi invece è finito nella trappola della ludopatia. Come contrastare il problema? Secondo don Locatelli "parlandone tanto, ma tanto davvero". Caritas – oltre alla rete di medici di base e psicologi – mette a disposizione consulenti in ambito legale e commercialisti. I nuovi sportelli attivi da questo mese sono in corso Torino a Vigevano, presso la parrocchia di San Pio a Mortara per due giorni alla settimana e alla casa parrocchiale di Sannazzaro.