Gigi Bici, la figlia: "Mio padre non avrebbe mai ucciso, se non per difendere la famiglia"

Stefania Criscuolo commenta la confessione dell’omicida Barbara Pasetti

Barbara Pasetti e nel riquadro la vittima Luigi Criscuolo, conosciuto come Gigi Bici

Barbara Pasetti e nel riquadro la vittima Luigi Criscuolo, conosciuto come Gigi Bici

"Appena mi hanno inviato gli screenshot degli articoli pubblicati dai siti web, ho pianto". Stefania Criscuolo, la figlia minore di Luigi Criscuolo, noto a Pavia come Gigi Bici, quando ha saputo della confessione di Barbara Pasetti è crollata. "Sono in cura da uno psicologo – aggiunge – ma appena cerco di riprendermi arriva una nuova notizia e mi abbatto di nuovo. Adesso ci sarà il processo e sarà pesante". La fisioterapista 40enne in ottobre ha confessato ai magistrati d’aver ucciso l’8 novembre 2021 l’ex commerciante di biciclette con un colpo di pistola alla tempia. Dopo il delitto, con una corda avrebbe spostato il corpo dell’uomo fuori dal cancello della sua tenuta di Cura Carpignano e avrebbe inscenato la fuga del 60enne a bordo della sua utilitaria nonché il ricatto da parte di una banda di criminali dell’Est. Ai figli del negoziante pavese la donna avrebbe mandato lettere anonime con la richiesta di 390mila euro, poi ridotta a 300mila se i familiari dell’uomo si fossero presi l’incarico di finire il “lavoro“ iniziato da Criscuolo.

"Mio padre non avrebbe mai ucciso qualcuno – prosegue Stefania – a meno che avesse fatto del male alla sua famiglia. La famiglia era tutto per lui". Ma Gigi a casa non parlava dei propri problemi fino al momento in cui era tutto risolto.

"Chissà che cosa aveva promesso a Barbara – aggiunge Stefania – chissà che favola le avrà raccontato. Mio padre quando sentiva parlare di soldi non ragionava. I soldi per lui erano importanti, ma non avrebbe mai commesso un omicidio". Quale fosse il rapporto tra la fisioterapista e il 60enne ancora non è chiaro. "Però si conoscevano – fa notare Katia, la figlia di Gigi che ha fatto di tutto per ritrovare in vita il padre – Barbara ha sempre negato di sapere chi fosse mio padre. Davanti alle telecamere ha detto che una donna minuta come lei non avrebbe mai potuto spostare un cadavere di cento chili. Ha negato tutto e ora ha confessato. Però ci sono ancora degli interrogativi ai quali soltanto mio padre potrebbe dare una risposta, peccato che lui non ci sia più".

Il rapporto che intercorreva tra i due, l’incarico che Gigi Bici potrebbe aver ricevuto, ma anche il compenso pattuito sono alcuni dei punti rimasti oscuri. E questa “nebbia“ avvolge la disperazione dei figli. "Cercheremo di visionare gli atti – anticipa Yuri Lissandrin, l’avvocato che difende i figli Katia, Umberto e Rosalia Criscuolo – per capire meglio l’impianto accusatorio. A Barbara Pasetti non viene contestata la premeditazione, ma il reato che avrebbe commesso è comunque grave. Luigi Criscuolo merita giustizia, faremo in modo che ce l’abbia anche se purtroppo questo non restituirà un padre ai suoi figli".