Gianni Senatore ucciso nella faida per gelosia tra due rivali in malore

Migration

Il movente dell’omicidio di Gianni Senatore (nella foto) sembra più chiaro. Ieri in aula ha parlato il perito Alessandro Borra, incaricato di decriptare i cellulari di Mauro Mutigli, l’assassino, Salvatore, la vittima, e Alessandro Ferrari, il ferito. Nei cellulari di Mutigli, alcuni messaggi del 9 agosto affermavano di essere stato minacciato da Senatore perché se ne andasse da Castelleone. I due avevano litigato al bar Meteora, quando Mutigli aveva minacciato di morte Senatore. Ma i nemici erano Mutigli e Ferrari, che frequentava l’ex compagna di Mutigli e quindi i suoi figli. Più volte Mutigli si era scontrato con Ferrari. Non ci sono telefonate tra Mutigli e Senatore, se non una chiamata di Senatore a Mutigli il 7 agosto, rimasta senza risposta. La vicenda è precipitata la sera del 10 agosto, quando Senatore, in compagnia di Ferrari, ha visto al Meteora Mutigli e lo ha affrontato picchiandolo. Mutigli ha reagito colpendo Senatore con 7 coltellate e Ferrari con quattro.

P.G.R.