REDAZIONE PAVIA

Fu il primo ad aprire alle donne. Sarà riqualificato con 5 milioni

Il Collegio Castiglioni Brugnatelli di Pavia sarà riqualificato grazie a un contributo di 5 milioni, con focus su alloggi, spazi comuni e servizi per studentesse Stem. Progetto per miglioramento energetico e fruibilità degli ambienti.

Fu il primo ad aprire alle donne. Sarà riqualificato con 5 milioni

Il Castiglioni Brugnatelli è stato fondato nel 1429 per ospitare 24 studenti meritevoli Dal 1954 accoglie anche le femmine

Grazie a un contributo di quasi 5 milioni sarà riqualificato il Collegio Castiglioni Brugnatelli, bene storico-artistico-monumentale che, come ricorda la rettrice Michela Magliacani, è il più antico collegio universitario di Pavia, fondato nel 1429 con bolla di Papa Martino IV e sotto la protezione di Sant’Agostino dal cardinale Branda Castiglioni, potente principe della Chiesa. Inizialmene dava ospitalità a 24 studenti poveri e meritevoli, religiosi o laici, italiani o stranieri. Nell’anno accademico 1954-1955 è stato il rettore Plinio Fraccaro a ridargli vita facendone il primo collegio pubblico in Italia destinato alle studentesse.

Oggi il Castiglioni Brugnatelli ospita 153 alunne provenienti anche dall’estero, con particolare attenzione alle studentesse di lauree Stem e con l’obiettivo di formarsi professionalmente ma anche umanamente. Il progetto, che sarà realizzato grazie al cofinanziamento appena ottenuto, riguarda un’area di tremila metri quadri, con incremento di 18 posti alloggio, e puntando in particolar modo alla riorganizzazione degli spazi interni e al miglioramento energetico.

La riqualificazione dei 4 piani intende aumentare la fruibilità degli spazi, garantendo una nuova indipendenza alle stanze, ampliate e fornite di bagno, con possibilità di raggiungere le cucinette di piano e spazi comuni. Il progetto si propone inoltre di incrementare i servizi esistenti attraverso una riqualificazione integrale degli ambienti, prevedendo in parte la sistemazione degli spazi verdi e l’ammodernamento dell’attuale mensa, senza tralasciare gli aspetti legati alla conservazione dei luoghi con un’attenzione particolare agli aspetti energetici, impiantistici, di rifunzionalizzazione e strutturali.

M.M.