REDAZIONE PAVIA

Fronte comune per diffondere il telefono antiusura nel Pavese

L’allarme lanciato dal procuratore Mario Venditti. Il Pd: "Dopo il lockdown la criminalità è pronta a offrire denaro"

Potenziare e pubblicizzare il telefono antiusura. È questa la richiesta che i consiglieri comunali di tutti gli schieramenti hanno mosso ieri al sindaco Fabrizio Fracassi e alla Giunta. Lo hanno fatto con un ordine del giorno sottoscritto dai membri della commissione antimafia nel pomeriggio e portato in aula la sera. Perché è urgente migliorare un servizio istituito l’anno scorso dal presidente Angelo Rinaldi per consentire agli imprenditori di chiedere aiuto e che pare abbia ricevuto una sola richiesta. Poco conosciuto l’800173871 attivato in Asm dove una centralinista avrebbe dovuto raccogliere le segnalazioni che sarebbero arrivate anche in forma anonima dagli imprenditori e i cittadini. Era stato lo stesso procuratore aggiunto Mario Venditti (nella foto), invitato come ospite, a sollecitare l’amministrazione comunale affinché portasse avanti il progetto in momento delicato come questo in cui le attività stanno cercando di riprendersi dopo il prolungato blocco, ma devono fare i conti con la mancanza di liquidità.

"In questi casi - ha detto in Consiglio Cristina Barbieri del Pd - è possibile che la criminalità organizzata si faccia avanti e offra del denaro, offerta che può sfociare nel delitto di usura". Le occasioni di crisi, infatti, rappresentano una "ghiotta" opportunità per la criminalità organizzata e chi dovesse finire nel vortice dell’usura non può essere lasciato da solo. "Il sindaco e la Giunta devono impegnarsi nella pubblicizzazione del numero verde - recita l’ordine del giorno approvato -, il servizio avviato in via sperimentale che ora deve rimanere attivo almeno fino a dicembre 2022 può trovare altri partner oltre ad Asm e all’Ordine degli avvocati che si impegnano a farlo conoscere". M.M.