Pavia, il Po salito di oltre due metri in 24 ore al Ponte della Becca

In formazione l'onda di piena. Coldiretti preoccupata anche per l'agricoltura

Pavia, 29 ottobre 2018 - Anche Pavia e il resto della provincia sono colpite, in queste ore, dall'ondata di maltempo che sta interessando tutto il Nord e buona parte dell'Italia. In seguito a un violento acquazzone che si è abbattuto sulla città e sul territorio tra questa mattina e la prima parte del pomeriggio, i vigili del fuoco hanno dovuto effettuare numerosi interventi per allagamenti di cantine e piani terreni delle abitazioni, e anche in seguito alle segnalazioni di alberi pericolanti. La strada sdrucciolevole, unita alla presenza di numerose buche, è stata inoltre all'origine di incidenti stradali avvenuti in diverse parti della provincia: in nessun caso, sino ad ora, si registrano feriti gravi.

La Sala Operativa della Protezione Civile, la cui attivita' e' coordinata dall'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, ha diramato oggi un avviso di criticita' localizzato per il fiume Po con codice arancione per rischio idraulico nella zona PO1 (provincia di Pavia, Po-Tanaro). Viene segnalata in formazione in territorio piemontese un'onda di piena, il cui arrivo in Lombardia e' atteso entro le prossime 24 ore. Sulla base degli attuali scenari di previsione, il colmo di piena dovrebbe raggiungere la sezione di Ponte Valenza/AL nella prima parte della giornata di domani, martedi' 30 ottobre. Al momento, viene segnalato un livello di superamento della soglia di moderata criticita' (allerta arancione, fase operativa di pre allarme), nella sezione di Ponte Valenza: zona PO1, provincia di Pavia, Po-Tanaro, con decorrenza dalle ore 00:00 del 30/10 alle 00:00 del 31/10.

Lo stato del principale fiume italiano è significativo - sottolinea la Coldiretti - delle difficoltà in cui si trovano anche altri fiumi e torrenti lungo la Penisola, a partire dall`Adige al Brenta ma anche i corsi d`acqua minori dove è alto il livello di attenzione nelle campagne lungo gli argini per il rischio di esondazioni e allagamenti. Il maltempo - continua la Coldiretti - si abbatte sull`Italia in un autunno secco in cui a settembre sono cadute addirittura il 61% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica, con i terreni secchi che amplificano il rischio idrogeologico. A preoccupare - precisa la Coldiretti - sono anche gli effetti sulle coltivazioni agricole nelle campagne dove dall`inizio dell`anno si contano perdite superiori ai 600 milioni di euro a causa degli eventi estremi, tra nubifragi, bombe d`acqua, grandinate, trombe d`aria e violenti temporali che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola. Sono infatti in fase di raccolta dai kaki ai kiwi fino alle ultime mele ma a rischio in alcune zone - continua la Coldiretti - anche la raccolta delle olive appena iniziata e la vendemmia giunta ormai alla fine, oltre che le verdure. L`andamento anomalo di quest`anno conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima per effetto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano - conclude la Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo.