STEFANO ZANETTE
Cronaca

Come è morta Evelyn Amendola? La caduta, gli attimi sott’acqua, i soccorsi. Cosa c’è da chiarire

Soccorsa dal bagnino della piscina di Battuda è stata portata in ospedale, ma non ce l’ha fatta. L’autopsia e i filmati delle telecamere dovranno stabilire dinamica e causa precisa del decesso

L'esterno della piscina dove si è verificato il dramma

Battuda (Pavia) – Era sui giochi gonfiabili nella piscina quando è improvvisamente caduta in acqua. A soli 7 anni, sembrerebbe che sia stata colpita da un malore, anche se ci sono accertamenti in corso sull’accaduto. Sta di fatto che la piccola Evelyn Amendola, di Rozzano nel Milanese, ha riportato conseguenze apparse subito gravissime ed è morta poche ore dopo nella terapia intensiva del Policlinico San Matteo di Pavia.

L’allarme

L’allarme è scattato ieri, domenica 9 luglio, poco dopo le 12.30 al centro sportivo Le Valli di Battuda, piscina comunale gestita da una società specializzata, dove la bambina stava trascorrendo la giornata con la madre e i fratelli. La richiesta di soccorso al 112 è stata riferita per un malore, non per un incidente in acqua.

La bimba era stata già portata fuori dalla piscina dal bagnino intervenuto per il salvataggio in acqua, ma la piccola Evelyn è rimasta priva di sensi. È stata poi rianimata dai soccorritori dell’Areu, intervenuti sia con l’auto medica sia con l’ambulanza che l’ha poi trasportata in codice rosso al non lontano ospedale di Pavia, dove poco prima delle 19 è stato constatato il decesso.

Nel frattempo in piscina a Battuda sono arrivati anche i carabinieri, della compagnia di Pavia, che hanno avviato accertamenti per ricostruire l’accaduto e stabilire eventuali responsabilità colpose per la morte.

Riprese da analizzare

Il centro sportivo risulta anche dotato di impianto di videosorveglianza, con una telecamera che sarebbe puntata proprio sui giochi gonfiabili della piscina per bambini. Tramite le riprese potrà essere stabilito con precisione anche quanti minuti la bambina è rimasta sott’acqua: sono stati attimi certamente concitati, ma anche solo pochi minuti possono fare molta differenza in simili drammatiche circostanze.

Per chiarire quel che è successo saranno determinanti gli accertamenti, sia gli esiti di quelli clinici effettuati al ricovero, sia l’autopsia che sarà disposta dall’autorità giudiziaria, per confermare e determinare la natura del malore che avrebbe colpito la piccola e se le conseguenze sono appunto dovute alla gravità della causa piuttosto che invece provocate dal tempo di permanenza sott’acqua.

Il precedente 

Già lo scorso 20 giugno, in un’altra piscina, al Campus Aquae di Pavia, una bambina quasi della stessa età di Evelyn, 8 anni, era caduta in acqua ed era stata salvata grazie al tempestivo intervento sia del bagnino sia di medici e infermieri che casualmente si trovavano nella struttura.

In quel caso però la piccola aveva subito ripreso conoscenza e le successive analisi cliniche avevano determinato la causa in un improvviso attacco cardiaco, dal quale si è poi ripresa, anche grazie alle immediate cure. Per la tragedia della piccola Evelyn - ieri la pagia social del Comune di Rozzano ha espresso le condoglianze alla famiglia della piccola - le cause restano da chiarire.