Esplosione dei prezzi Bollette del gas: raffica di reclami da privati e aziende

Federconsumatori: condizioni spesso cambiate arbitrariamente

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di Manuela Marziani

Un peso quasi insostenibile per i consumatori e un danno per i fornitori più piccoli. L’esplosione dei prezzi dell’energia elettrica e del gas sta causando effetti impensabili al mercato. Li vedono ogni giorno alla Federconsumatori dove dai 150 reclami per i contratti del 2021 si è passati ai 400 del 2022 e il 2023 iniziato da poco più di un mese, fa già registrare una processione di privati e aziende. "Abbiamo moltissimi casi in cui le aziende cambiano arbitrariamente il prezzo applicato - dice il presidente di Federconsumatori Cristiano Maccabruni - e lo contestiamo. Ma molto spesso è il prezzo del gas a pesare in modo eccessivo perché dai 20 centesimi del 2021 siamo passati ai 3 euro di novembre ed è sparito il prezzo fisso sostituito da quello indicizzato legato alla Borsa di Amsterdam".

A guadagnare sono soprattutto le aziende più grandi, mentre le medie e le piccole che acquistano il gas, non riescono più a sostenere le spese. "Sempre più spesso riceviamo cittadini che vengono abbandonati dal loro gestore perché non è in grado di garantire il servizio - aggiunge Maccabruni -. E’ innaturale per un’azienda perdere un cliente e noi non sappiamo quale gestore consigliare. Cerchiamo da tempo un’azienda con la quale sottoscrivere dei contratti vantaggiosi per i nostri soci e non la troviamo. Nessuno accetta di applicare un prezzo fisso, se non elevatissimo. Non era mai accaduto prima". Le conseguenze della liberalizzazione e dell’esplosione dei prezzi sono le difficoltà nelle quali si trovano le famiglie alle quali i fornitori minacciano un distacco e le piccole imprese come i ristoranti che si trovano bollette da 4 o 5mila euro al mese. "Chi adesso non ha un contratto gravoso - conclude Maccabruni -, è bene che non cambi. E non so dove andremo: fino a due anni fa su un euro di gas, si pagavano 35 centesimi di materia prima e 65 di tasse. Oggi l’80% è materia prima e il 20% tasse. eppure paghiamo il quadruplo".