PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Esclusa la premeditazione. Il killer sfugge all’ergastolo

Domenico Gottardelli condannato a 24 anni per l’assassinio dell’amico Fausto Gozzini .

Esclusa la premeditazione. Il killer sfugge all’ergastolo

Esclusa la premeditazione. Il killer sfugge all’ergastolo

Condannato a 24 anni, esclusa la premeditazione. È la sentenza per il 79enne di Covo Domenico Gottardelli (nella foto), che il 14 settembre del 2022 ha ucciso Fausto Gozzini, imprenditore 61enne di Romano di Lombardia, nello stabilimento di quest’ultimo a Casale Cremasco. Gottardelli quel giorno aveva preso un fucile che aveva in casa da anni e si era recato da quello che una volta era un suo amico. Entrato nel suo studio, aveva sparato un colpo a terra e l’altro nello stomaco di Gozzini, uccidendolo. Poi aveva atteso le forze dell’ordine e si era fatto arrestare senza opporre resistenza. Quattro le udienze del processo, celebrato in Corte d’Assise davanti al presidente, al giudice togato e ai sei giudici popolari che sono rimasti per quattro ore in camera di consiglio prima di uscire con la loro decisione, che ha accolto in pieno la richiesta del pm Francesco Messina. Quindi nessuna premeditazione e questo ha risparmiato a Gottardelli la condanna all’ergastolo.

Ma 24 anni di carcere per un uomo di 79 equivalgono alla pena massima. Respinta la richiesta dei difensori, avvocati Sante Maugeri e Pietro Meazza, di trasferire il loro assistito in una Rsa. Hanno pesato sul no della Corte le perizie che hanno stabilito la compatibilità con il carcere per Gottardelli. Sui motivi che hanno portato al delitto, restano le due versioni che non hanno trovato riscontri. Domenico Gottardelli ha sempre parlato di un furto: l’ex amico aveva trovato nella casa di Gottardelli 340mila euro in contanti in una scatola e se li era tenuti. Diversa le versione della famiglia di Gozzini, che parla del prestito della villa in Tunisia, revocato per un presunto comportamento penalmente rilevante di Gottardelli, che ha sempre smentito.

La sentenza stabilisce i risarcimenti: per Renata Galbiati, vedova di Gozzini, 40mila euro; ai due figli Marco e Marcello, 20mila euro ciascuno. Il presidente ha a disposizione sessanta giorni per depositare la sentenza. Gli avvocati della difesa decideranno se presentare ricorso in Appello a Brescia.