Eredi Bertè Slitta l’udienza per il rogo

Subito rinviata al 31 marzo per un difetto di notifica la prima udienza, ieri, del processo per il rogo del 6 settembre 2017 alla ditta di trattamento rifiuti Eredi Bertè di Mortara. Secondo le accuse, nell’impianto era stoccata più immondizia di quanto consentito, circa 17mila tonnellate di scorie cui poi era stato dato fuoco. Alla sbarra, imputati a vario titolo per incendio doloso e reati fiscali, ci sono l’ex titolare Vincenzo Bertè, 54 anni, l’allora amministratore di una società collegata Andrea Biani, suo coetaneo, e il collaboratore 37enne Vincenzo Ascrizzi. Il rinvio al 31 marzo consentirà alle parti civili di costituirsi: tra queste, il Comune di Mortara e il comitato Futuro sostenibile in Lomellina. L’incendio durò diversi giorni e, a causa delle emissioni, portò alla chiusura di scuole e uffici per tutelare la salute dei cittadini.

Nicoletta Pisanu