Enoturismo nell’Oltrepo "Una terrazza sul futuro"

Inaugurata La Genisia nella Torre Vinaria per degustazioni “panoramiche“. Il presidente di Torrevilla, Barbieri: "Potrà valorizzare l’intero territorio"

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di Pierangela Ravizza

Una "terrazza verso il futuro". Ricca di storia, con un’enorme potenzialità al presente, ma non senza dimenticare per il settore vino (e non solo) qualche incertezza, complici le tensioni a livello internazionale che hanno ripercussioni anche in Oltrepo.

È quanto emerso ieri con l’inaugurazione della terrazza La Genisia, aperta nella Torre Vinaria, la storica cantina di Codevilla che, unitamente a Torrazza Coste, rappresenta Torrevilla (ma già si pensa anche a un nuovo sito in Valle Versa), una delle realtà più significative del mondo cooperativistico lombardo.

"Anche per la sua posizione strategica quale porta di ingresso della greenway Voghera-Varzi – ha sottolineato il presidente di Torrevilla, Massimo Barbieri – è una struttura che potrà valorizzare non solo il vino ma l’intero territorio e le sue peculiarità enogastronomiche, per incrementare l’enoturismo e le presenze in Oltrepo Pavese".

Alla terrazza panoramica si abbina la riscoperta della cantina con enormi botti in legno a cinque metri di profondità, il tutto inserito in un progetto curato, nei minimi dettagli, dall’architetto Gianfranco Dazzan.

"È un’opera importante – sottolinea la parlamentare Elena Lucchini – che si inserisce in un programma ancora più vasto di valorizzazione del territorio. Non dimentichiamo che nel 2023 riapriranno anche le vicine Terme di Salice". Il vino, e non solo (il salame di Varzi, ad esempio, in primo piano) come fattore trainante ma, avverte l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, "questo territorio eccezionale deve ancora crescere sul fronte dell’enoturismo, nella classifica nazionale, si colloca solo a metà graduatoria".

Davanti a un’autorevole platea (fra gli altri, i consiglieri regionali Invernizzi, Mura, Bazzali e Villani), il presidente di Torrevilla, Barbieri, ha richiamato l’attenzione su due punti “scottanti“ che, senza provvedimenti ad hoc, sono tali da mettere a repentaglio l’intero sistema vitivinicolo. Uno è economico: "Negli ultimi due mesi c’è stato un forte calo nei consumi e a fine giugno finisce il blocco dei costi energetici – dice Barbieri – e dopo?". Poi l’effetto clima: "Bisogna rivedere in funzione della diversità dei terreni, le regole agronomiche sin qui previste, altrimenti saranno guai seri".

Insomma si stanno facendo, come dimostra la terrazza La Genisia, passi in avanti, ma attenzione a non dover patire una pesante retrocessione per fattori legati all’emergenza. Alcuni recenti, altri di vecchia data. La gestione aziendale diventa, ad esempio, sempre più determinante: "A dicembre – dice Barbieri – abbiamo acquistato un milione di bottiglie in previsione, come poi c’è stato, di un forte aumento nel costo del vetro".