Caso Eitan: il nonno patteggia 20 mesi, il gup rinvia la decisione a giovedì

L'uomo è accusato di sequestro aggravato di minore e sottrazione di minore all’estero ai danni del nipote sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone

Il piccolo Eitan con il nonno materno a Tel Aviv

Il piccolo Eitan con il nonno materno a Tel Aviv

Pavia - Un anno e otto mesi, pena sospesa. E’ questa la proposta di patteggiamento (accolta dalla procura di Pavia) per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, accusato di sequestro aggravato di minore e sottrazione di minore all’estero. L’uomo ha anche accordato un risarcimento di 53mila euro, di cui 3 mila euro di spese legali, per “cercare di dare al bambino un nuovo orizzonte”.

La procura per il reato di appropriazione indebita del passaporto ha chiesto invece una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. Sulle richieste (patteggiamento e non luogo a procedere) il gup di Pavia Pietro Balduzzi si è riservato di decidere nella prossima udienza fissata per giovedì 15 dicembre.

Il rinvio di oggi, nell’udienza a porte chiuse, è stato reso necessario dall’assenza di una procura speciale sollevata dalla difesa di Gabriel Alon Abutbul, autista e presunto complice che non ha ancora svelato le sue intenzioni: l’uomo potrebbe decidere di patteggiare oppure di affrontare il processo per l’episodio dell’11 settembre 2021 quando il minore fu portato via dalla casa della zia materna Aya (allora tutrice del piccolo) e fatto imbarcare a Lugano su un volo diretto in Israele.