Discount e logistiche a Pavia Est I residenti scendono in piazza

I partecipanti al presidio: "Consumano terreno e aumentano traffico e smog. Vorremmo ciclabili e parchi"

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Dopo il Borgo Ticino è toccato a Pavia est scendere in piazza. Lo hanno fatto ieri diversi cittadini contro le nuove costruzioni e le logistiche previste nel quartiere. "Consumano terreno e aumentano traffico e inquinamento, quando l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono il traffico e l’inquinamento". I residenti in quella zona della città chiedono piste ciclabili per raggiungere rapidamente il centro senza doverci impiegare più di mezz’ora chiedono piste ciclabili, ma vorrebbero anche parchi ben tenuti, aree di socialità e aggregazione. "Vogliamo una piazza alberata - aggiungono i residenti -, servizi efficienti e funzionali, non l’ennesimo discount". Il presidio si è svolto in concomitanza con la discussione in Consiglio comunale della nuova variante al Piano di governo del territorio. La maratona, iniziata giovedì con la relazione dell’assessore all’urbanistica Massimiliano Koch e del dirigente del settore Giovanni Biolzi, è proseguita con il dibattito e poi con gli oltre 300 emendamenti presentati dall’opposizione. Una particolare attenzione è stata rivolta al futuro di Borgo Ticino sul quale sono stati presentati 60 emendamenti. "La rotta è sbagliata - ha detto in Consiglio Fabio Castagna (Pd) - e noi offriamo la possibilità di correggerla". Un eccessivo consumo di suolo, la possibilità di cambiare il volto al centro storico sono alcune delle critiche mosse dalla minoranza, mentre l’amministrazione comunale replica sostenendo che il piano punta sulla bellezza recuperando un milione di metri quadrati di aree dismesse che rappresentano un pericolo per la salute pubblica. "Un piano urbanistico - ha sottolineato Vincenzo Nicolaio del M5S - ha una valenza sociale, non è una questione personale dell’amministrazione".

Più residenti in arrivo da Milano. una migliore vivibilità, ma anche un maggiore numero di studenti sono alcuni dei pilastri sui quali si basa il Pgt. Ma le critiche non mancano. Una è arrivata anche da Niccolò Fraschini (Pavia Prima) che tra i diversi apprezzamenti per i parcheggi sotterranei che Pavia non ha mai avuto, ha inserito il disappunto per l’intervento di via Marangoni, ridotto per decisione del costruttore, ma che da edilizia convenzionata che manca in città è diventato uno studentato quando pure all’ex Neca ne sorgerà uno per 500 ragazzi.

Manuela Marziani