MANUELA MARZIANI
Cronaca

Corteolona, sindaci in protesta: "No ai fanghi da altre province"

Fasce tricolori dietro a striscioni, insieme per portare avanti la stessa idea

Sindaci in protesta a Corteolona

Corteolona, 8 agosto 2018 - Fasce tricolori dietro a striscioni, insieme per portare avanti la stessa idea: “no allo stoccaggio dei fanghi a Corteolona”. Dodici sindaci, comitati ambientalisti e cittadini hanno manifestato ieri nel piazzale del cimitero per ribadire la protesta contro i fanghi. L’impianto di A2A, infatti, è stato individuato dalla Regione come uno dei siti in cui verranno raccolti in via provvisoria i fanghi accumulati nei depuratori che le aziende specializzate non intendono ritirare.

«La nostra zona è la pattumiera della Lombardia», sostengono i promotori della protesta. Non è ancora deciso quando inizieranno ad arrivare i fanghi a Corteolona, ma i primi cittadini e il comitato Vivo la Bassa hanno deciso di protestare perché «qui confluiranno i fanghi da altre province». Secondo i manifestanti nell’impianto di A2A si potrebbero stoccare 20mila metri cubi di fanghi. Decisamente troppi per i 65 sindaci, che hanno anche iniziato una battaglia presentando un ricorso al Tar sulla base delle rilevazioni di Pavia Acque sull’attività di depurazione compiuta nel 2017. Stando a quanto sostengono i sindaci, i depuratori della provincia ogni anno producono 14.400 tonnellate di fanghi, la maggior parte di questi (l’81%, corrispondente a 11.770 tonnellate) viene destinato all’agricoltura, circa 2.118 al compostaggio e una piccola parte (570 tonnellate) alla discarica. Per il sindaco di San Martino Siccomario Alessandro Zocca, è evidente come la quantità autorizzata per lo stoccaggio a Corteolona sia pari a quasi due anni di produzione di fanghi in provincia. Da qui la richiesta d’aiuto lanciata ai politici pavesi perché lo stoccaggio a Corteolona rischia di compromettere la salute e l’ambiente. «I numeri – ha sostenuto il sindaco Zocca – dimostrano una realtà diversa da quella che viene raccontata all’opinione pubblica. I fanghi di depurazione degli impianti pavesi gestiti da Pavia Acque sono meno di 40mila tonnellate e forse sono anche di buona qualità. Ma nei campi pavesi vengono sparse 400mila tonnellate. Il nostro sospetto è che la delibera regionale e la norma della bozza di decreto vogliano tutelare le 400mila tonnellate che sollevano in noi alcuni dubbi».

La preoccupazione riguarda il genere di fanghi che arrivano per essere sparsi in provincia di Pavia e che potrebbero essere stoccati a Corteolona nell’impianto di A2a. La Provincia sta aspettando un provvedimento regionale che riveda l’autorizzazione concessa.