Corteolona, incendio in capannone: "Ennesimo episodio che colpisce il Pavese"

Regione Lombardia: "Sosterremo spese bonifica e messa in sicurezza". Gori: "Arpa depotenziata dal centrodestra"

Incendio a Corteolona (Facebook)

Incendio a Corteolona (Facebook)

Corteolona e Genzone (Pavia), 4 gennaio 2018 - Un capannone industriale di circa 2000 metri quadrati ha preso fuoco intorno alle 19.30 di mercoledì sera a Corteolona e Genzone, lungo la provinciale 31, nel Pavese e, questa mattina, le fiamme sono state domate.  Non risultano per fortuna persone coinvolte ma gli abitanti della zona sono stati invitati dal sindaco a restare in casa con le finestre chiuse e a rivolgersi ai presidi sanitari in caso di disturbi alle vie respiratorie. L'ordinanza riguarda anche le attività commerciali e industriali e prevede il divieto di pascolo delle bestie e la diffida all'utilizzo di foraggi eventualmente esposti alla ricaduta da combustione. La frazione di Inverno e Monteleone è infatti stata investita dalla nube che si è sprigionata dal rogo: a bruciare tra l'altro anche plastica e pneumatici.  

Incendio a Corteolona
Incendio a Corteolona

La pista seguita dagli inquirenti sull'incendio è dolosa. Le indagini formalmente proseguono a tutto campo ma l'assenza di elettricità, che nel capannone era staccata da tempo, non lascia molte possibilità agli investigatori che cercheranno di ricostruire insieme ai vigili del fuoco le cause del rogo. Il periodo invernale, infatti, con temperature che di notte vanno sotto lo zero, porta a escludere anche la possibilità di una autocombustione e di conseguenza, anche se al momento è presto per pronunciansi, sulla presenza di eventuali inneschi, l'ipotesi più probabile resta quella dell'atto volontario. 

SOLDI PER LA BONIFICA DALLA REGIONE - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha telefonato al sindaco di Inverno e Monteleone Enrico Vignati assicurando che la bonifica di tutta l'area interessata dall'incendio a Corteolona e Genzone sarà sostenuta economicamente dalla Regione Lombardia. La telefonata segue la visita sul posto di Giorgio Gori, candidato del centrosinistra al Pirellone. 

TERZI: "SUBITO TAVOLO PER LA LEGALITA'" - "Sia io sia il presidente della Regione Lombardia abbiamo seguito, a pochi minuti dallo scoppio dell'incendio, la situazione nel comune di Corteolona e Genzone", ha detto l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, commentando l'incendio. "Abbiamo seguito l'evolversi dei fatti con aggiornamenti costanti per tutta la notte". "L'Arpa - ha sottolineato l'assessore regionale - ha da subito posizionato un campionatore ad alto volume che ha funzionato tutta la notte. Già nelle prossime ore sarà prelevato il filtro per le analisi, e i risultati saranno disponibili non prima di 72 ore. A tutti i tecnici di Arpa, ancora una volta, tempestivi e precisi nel loro intervento, desidero rivolgere i più sentiti ringraziamenti. Allo stato attuale risulta che l'incendio sia stato domato. Nel frattempo Arpa continua il monitoraggio dell'aria, senza interruzioni, come fin dalle prime fasi dell'incendio". Visti anche gli accadimenti dei mesi passati, a questo punto - ha detto l'assessore - sarebbe opportuno attivare, tramite la Prefettura, un tavolo per la legalità del territorio pavese alla presenza del prefetto, degli Enti locali, della provincia di Pavia e della Procura. Ovviamente, Regione Lombardia continuerà ad assicurare la propria presenza e la propria attivazione entro, ovviamente, i limiti delle proprie competenze. Certo è che non è possibile assistere impotenti all'ennesimo incendio che colpisce il territorio di Pavia. E anche questa volta sembra si parli di rifiuti! Nel caso di questo incendio, poi, colpisce che nonostante le segnalazioni di alcuni residenti, nessuno si sia seriamente attivato per capire cosa stava succedendo in questo capannone ufficialmente in disuso da tempo e invece interessato da giorni dal via vai di alcuni camion. Mi chiedo dove fossero il sindaco e la provincia e quali controlli siano stati posti in essere". "Ringrazio - ha concluso Terzi - i Vigili del Fuoco, l'Ats Pavia, le Forze dell'Ordine e i volontari che sono intervenuti, ognuno con le proprie competenze. Ora prima di chiarire di chi sia la responsabilità occorre mettere in sicurezza la zona e pensare alla salute dei cittadini. Come sempre Regione Lombardia è a disposizione del territorio". 

GORI: "LI' PORTATI ABUSIVAMENTE RIFIUTI" - "In una situazione di questo tipo e in una regione come la nostra bisognerebbe rafforzare i controlli che sono di competenza di Arpa, che purtroppo in questi anni l'amministrazione di centro destra ha depotenzionato riducendo sedi e personale", ha detto in un video pubblicato su Twitter Giorgio Gori, che questa mattina si è recato nella zone del capannone "ufficialmente in disuso, dove da mesi venivano abusivamente stoccati rifiuti plastici". "La prima cosa che faremo quindi - ha annunciato il sindaco di Bergamo e candidato presidente per il Pd alla Regione Lombardia - sarà riportare Arpa in condizione di fare il suo lavoro, potenziando risorse e personale. Poi ci vuole una cabina di regia che tenga insieme l'attività di Arpa, Ats e forze dell'ordine per poter prevenire ed evitare fenomeni come questo». Serve inoltre «un piano di smaltimento dei rifiuti plastici ed è necessario che sia la Regione a coordinare il processo». Nel capannone di Genzone "abusivamente negli ultimi mesi venivano portati rifiuti di plastica, cosa che era stata segnalata dai sindaci alla Procura e ai carabinieri alcuni mesi fa. Purtroppo nel frattempo non ci sono stati provvedimenti e non è la prima volta che succedono incendi di questo tipo, soprattutto di materie plastiche, la ragione è che la Cina ha chiuso l'importazione materie plastiche e a questo punto diventa conveniente lo smaltimento abusivo".

VIOLI: "L'ALLERTA NUBE TOSSICA, ORA BASTA" - "Nella notte è divampato un incendio a Pavia in un capannone pieno di rifiuti, che in teoria doveva essere abbandonato. Ma non lo era, come confermano le testimonianze dei cittadini, che da mesi notavano un via vai sospetto di camion entrare e uscire dal prefabbricato scaricando materiale. La nube tossica generata da rifiuti plastici e pneumatici in fiamme ha avvolto la zona di Corteolona e Genzone, i sindaci hanno invitano la popolazione a stare in casa con le finestre chiuse e un centinaio di persone hanno dovuto lasciare le abitazioni. La priorità ora è mettere in sicurezza la zona per garantire la salute dei cittadini e informare con chiarezza la popolazione sulle proporzioni geografiche e gli eventuali rischi". Lo ha scritto su Facebook Dario Violi, candidato M5S alle elezioni regionali in Lombardia. "Ma quante volte - ha aggiunto Violi - dovremo ancora assistere a tutto questo? Mi auguro che forze dell'ordine, che hanno già iniziato le indagini, facciano chiarezza sull'accaduto, ma è arrivato il momento di dire basta. Questo non è il primo incendio e non sarà l'ultimo. Novate Milanese, Paderno Dugnano, Bruzzano e ora Pavia, nel giro di pochi mesi. Non è un segreto che il business dei rifiuti sia in mano alla criminalità organizzata, ma le istituzioni possono fare la loro parte. Aumentare i controlli, creare criteri più stringenti per il rilascio delle autorizzazioni. Com'è possibile ad esempio che il deposito di rifiuti di Bruzzano, andato a fuoco lo scorso fine luglio, sorga a ridosso delle abitazioni e di un asilo?".  "Anticipo chi mi vorrà accusare di strumentalizzazione politica che queste sono le stesse cose che diciamo da un anno, ogni volta che la salute dei cittadini viene messa a rischio da questi incendi. E continueremo a dirlo. Da un lato devono andare avanti magistratura e forze dell'ordine, a cui va tutto il nostro supporto, dall'altro Regione Lombardia deve fare la sua parte, iniziando ad esempio ad alzare i riflettori e smetterla di considerarli soltanto incidenti, e mettendo in campo nuove misure di sicurezza, prevenzione e controllo", ha concluso il candidato pentastellato a Palazzo Lombardia.

VILLANI: "RAFFORZARE CONTROLLI" - "C'è grande preoccupazione per un fenomeno che in provincia di Pavia sta diventando troppo frequente. Grazie al sindaco di Corteolona, che si è mosso immediatamente, ai vigili del fuoco e ai mezzi di soccorso che hanno agito con tempestività e grande professionalità l'incendio è stato messo sotto controllo nel giro di poche ore. Ora però occorre accertare le responsabilità, perché è evidente che qualcuno ha approfittato della situazione quantomeno per smaltire abusivamente rifiuti che andrebbero trattati correttamente. La provincia di Pavia non può diventare la discarica occulta della Lombardia e tanto meno un inceneritore a cielo aperto. I controlli vanno rafforzati, anche perché il Comune aveva segnalato già mesi fa movimenti strani attorno al capannone abbandonato. C'è un problema relativo ad Arpa e uno relativo al coordinamento delle forze preposte alla sicurezza. È incredibile che la Regione non investa con decisione nell'agenzia per l'ambiente, come noi abbiamo ripetutamente chiesto nella commissione competente, e che invece si faccia economia sulla salute dei cittadini. La sanità e l'ambiente sono temi su cui vanno fatte delle scelte che l'amministrazione Maroni non ha fatto".E' quanto ha detto il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani, capodelegazione democratico in commissione regionale ambiente, a seguito del sopralluogo fatto questa mattina al sito dell'incendio di rifiuti, non distante dall'abitato di Corteolona. WWF: "TRIANGOLO DIOSSINA" -  Secondo il Wwf, tra Mortara, Cortoleona e Parona, nel Pavese, "esiste un vero e proprio triangolo della diossina" in cui c'è un alto numero di imprese che lavorano nel settore dei rifiuti. Queste imprese operano con le modeste "verifiche di VIA" (Valutazione Impatto Ambientale) che portano spesso a escludere, come nel caso di un recente incendio a Mortara, l'assoggettamento a VIA per gli impianti che trattano rifiuti pericolosi in grandissima quantità. In seguito proprio all'incendio di Mortara, sviluppatosi tra il 5 e il 6 settembre, il Wwf ha chiesto un monitoraggio da parte dell'Ispra per verificare i livelli di inquinamento da diossina.

COLDIRETTI: "RIMBORSARE DANNI A IMPRESE" - Verificare al piu' presto la realtà dei fatti senza allarmismi, adottare subito tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute e poi immediatamente accertare le responsabilita' e rimborsare i danni diretti e indiretti alle imprese. E' quanto ha affermato la Coldiretti in riferimento all'incendio scoppiato nel capannone abbandonato a Corteolona e Genzone in provincia di Pavia, dove e' stato deciso con un'ordinanza a scopo precauzionale anche il divieto di raccolta e consumo dei prodotti ortofrutticoli e la conservazione separata dei prodotti cerealicoli, in attesa di accertamenti.