
I test sierologici effettuati a Robbio (Sacchiero)
Robbio (Pavia), 18 aprile 2020 - Il sistema Robbio, la campagna di screening della popolazione attraverso l’indagine sierologica ha trovato subito dei seguaci in territorio lomellino. Al Comune guidato dal sindaco Roberto Francese, dove sono state testate 2 mila persone su un totale di poco più di 6 mila abitanti, i dati completi sono attesi per i prossimi giorni, si sono accodati Castello d’Agogna, dove sono stati testati 120 soggetti, l’11% del totale, con il dato di nessuna infezione in corso; Cilavagna, dove sono state sottoposte al test 430 persone che si sono recate alla palestra del paese più altre 20 persone a domicilio e quelli della casa di riposo; Castelnovetto, dove sono state testate 150 persone su 550, con un riscontro di nessun caso di positività e pochi asintomatici, e Ceretto (15 persone su 198 residenti). Tutto questo nonostante le opinioni degli esperti sulla validità del test non siano concordi. Intanto però, mentre i dati della pandemia fanno registrare una flessione complessiva, in controtendenza c’è il dato relativo alle case di riposo del territorio.
Il caso di maggiore rilievo è quello di Casa Serena di Cilavegna, una delle più grandi dell’intera regione, dove in pochi giorni si sono registrati sei casi di positività dopo che sino al 5 aprile non se ne erano manifestati mentre i decessi accertati sono stati due. Casa Serena è stata una delle prime strutture del territorio a decidere di chiudere alle visite per isolare gli ospiti da possibili fonti di contagio. Nelle due Rsa di Garlasco i problemi sono differenti: all’Opera Charitas c’è una difficoltà a livello di personale: quasi la metà è in malattia; mentre nella seconda struttura i decessi avrebbe superato quota 20 anche se non esiste un registro provinciale dei casi di decesso da Covid 19. A Cassolnovo gli ospiti deceduti sarebbero una dozzina, mentre la situazione più critica è quella della casa di riposo di via Monti, dove i deceduti sono stati più di 30. Intanto tornano al lavoro alcuni amministratori lomellini che hanno dovuto fare i conti con il virus.
Dopo il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti, è stata la volta del vice-sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, dichiarato ufficialmente guarito dopo i due tamponi negativi. "Sono contento di come sono andate le cose – dice – e mi ritengo estremamente fortunato per essere riuscito a vincere la mia battaglia contro il virus tra le mura di casa, senza avere necessità di essere ricoverato. In questo momento – aggiunge – non posso non dedicare un pensiero a tutti quelli che sono ancora impegnati nella lotta contro il Covid 19 e alle troppe persone che non ce l’hanno fatta". E mentre il vice-sindaco di Vigevano si prepara a tornare a tempo pieno al suo posto, il primo cittadino Andrea Sala ha annunciato che la Regione ha provveduto ieri alla consegna di 20mila mascherina che da questa mattina saranno distribuite attraverso le edicole, che riceveranno forniture di carattere quotidiano. "Per gli anziani over 65 e per coloro che soffrono di particolari patologie – spiega Sala – è prevista la consegna gratuit a a domicilio. Per beneficiarne è sufficiente prenotare la consegna al Coc al numero 0381-348117. Stiamo inoltre provvedendo anche alla consegna dei buoni spesa – aggiunge il primo cittadino vigevanese – al ritmo di 80 al giorno. Stiamo effettuando delle verifiche amministrative su tutte le domande pervenute, abbiamo messo in campo una squadra di dipendenti che lavorano anche oltre l’orario d’ufficio, per evadere tutte le richieste nel minor tempo possibile".