
di Umberto Zanichelli
La loro attività è davvero quello di prima linea. E per questo sono i più esposti al contagio da Covid-19. Nell’ambito Mortara-Olevano cinque medici di base su sette sono alle prese col virus. Particolarmente critica è la situazione del maxi-ambulatorio di palazzo Cambieri dove, al momento, sono rimasti attivi solo due medici. Le condizioni più serie sono quelle del dottor Eugenio Gandolfi, 67 anni da compiere tra qualche settimana, coordinatore dell’associazione e ricoverato al San Matteo di Pavia con una polmonite bilaterale. Ricoverato e poi dimesso anche il dottor Michele Trivi. "Abbiamo sentito il collega Gandolfi sulla nostra chat – spiega il dottor Giorgio Rubino, presidente dell’Associazione dei medici di famiglia di Vigevano e della Lomellina – e il fatto che ci abbia risposto ci fa pensare che le sue condizioni non siano di particolare gravità. Non è difficile pensare che il virus sia stato veicolato da qualche soggetto magari asintomatico e poi le vicinanza tra i professionisti abbia fatto il resto".
A Vigevano l’Amf ha avviato proprio questi giorni un’indagine tra i suoi associati per valutare la situzione. "Abbiamo inoltrato un questionario ai nostri associati, una cinquantina in tutto – continua Rubino – e attendiamo di disporre dei dati definitivi per avere un quadro della situazione. Sinora ci hanno risposto 25 medici dei quali il 28% ha contratto il virus. Per fortuna nella maggioranza dei casi in forma non grave". È chiaro però che il quadro è di sofferenza per la medicina territoriale che, soprattutto davanti ad un fenomeno di estrema eccezionalità come quello rappresentato dalla pandemia in corso, è il primo e più importante baluardo della sanità. "È difficile tracciare un profilo della situazione – continua il presidente di Amf – e nemmeno azzardare un paragone con la prima ondata. Di certo i contagiati sono moltissimi e il virus circola pressoché ovunque. Però in molti casi il decorso della malattia può avvenire in modo efficace anche a casa, lasciando l’opzione del ricovero a chi ha sintomi più gravi e soprattutto con altre patologie che rendono necessario un attento monitoraggio e consentono un immediato intervento in caso di necessità".