Consigli convocati al mattino. Sindaco nell’occhio del ciclone

GAMBOLÒ (Pavia) Lo scontro ormai è senza quartiere. Anche l’orario di convocazione del Consiglio comunale è oggetto polemica tra l’amministrazione comunale...

Consigli convocati al mattino. Sindaco nell’occhio del ciclone

Consigli convocati al mattino. Sindaco nell’occhio del ciclone

GAMBOLÒ (Pavia)

Lo scontro ormai è senza quartiere. Anche l’orario di convocazione del Consiglio comunale è oggetto polemica tra l’amministrazione comunale di Gambolò e le forze di minoranza che leggono nella scelta del sindaco Antonio Costantino un atteggiamento ostile. Per l’ex-primo cittadino Elena Nai, oggi all’opposizione con Fratelli d’Italia, si tratta di "una scelta inspiegabile, frutto di un atteggiamento di chiusura che fa filtrare una certa ostilità verso le minoranze". Il problema non è nuovo e sul tema era stata inviata una lettera alla Prefettura che aveva invitato le parti a trovare un punto d’intesa. "E’ vero che adesso è possibile partecipare alla sedute anche da remoto – osserva ancora Nai – ma se le assemblee comunali sono fissate in quelli che per la maggior parte di noi sono orari lavorativi, tutto diventa più complicato". Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Helena Bologna di Forza Italia. "Le sedute vengono fissate al mattino nonostante ci sia stata una esplicita richiesta inoltrata al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale".

Il penultimo Consiglio è stato fissato alle 17, ma quello prima di Natale alle 10 del mattino. "Un contentino – liquida la questione Bologna – anche pensando che chi lavora nel privato e non nel pubblico come il sindaco, non sempre ha facilità ad ottenere i permessi ai quali la legge dà diritto. L’impressione che Forza Italia ha di questa vicenda è che questa maggioranza continui a fare i propri comodi e a curare i propri interessi". L’opposizione sta tra l’altro valutando di informare ancora il prefetto o rivolgersi addirittura al Ministero dell’Interno. "Dovrebbero essere un po’ democratici anche loro – risponde con più di una vena d’ironia il sindaco Costantino –. Facciamo una volta a testa". Carta alla mano la legge dice che le sedute dei Consigli comunali per i centri che abbiano meno di 15 mila abitanti debbano essere convocate “preferibilmente“ in orari non lavorativi. "La posizione della minoranza mi sembra davvero oltranzista – sottolinea ancora Costantino – Ci sono assessori che fanno i salti mortali per partecipare al Consiglio ma è chiaro che se ci sono i presupposti, vale a dire se la maggioranza dei consiglieri preferisce un orario diverso, il prossimo lo convocheremo di pomeriggio. Resta comunque il fatto che questa mi sembra l’ennesima polemica sterile che arriva da una minoranza molto abile a strumentalizzare le situazioni. Salvo poi non darci merito delle iniziative che spesso proponiamo e che, per assurdo, vengono anche criticate a sproposito anche attraverso i social". U.Z.