MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il concerto jazz fa "chiasso": sul palco arrivano i vigili

Pavia, la polemica: qui rigore, in centro movida incontrollata

Il trombettista Giovanni Falzone, 42 anni, fermato da un agente (Torres)

Pavia, 13 settembre 2016 - Schiamazzi che vanno avanti per tutta la notte in centro e un concerto jazz che alle 22,29 viene ‘spento’ in periferia. Pavia è una città dai due volti: così se in Strada Nuova, piazza Duomo e in numerosi molti altri punti il comitato ‘Piazza pulita e centro storico’ non riesce a mettere un freno alla movida, in viale Partigiani la polizia locale interviene e riporta la quiete. È accaduto l’altra sera in viale Partigiani dove nella sede dell’associazione culturale ‘I Cantieri’, Giovanni Falzone interpretava il Barbiere di Siviglia e la musica rossiniana in chiave jazz rock.

Era accompagnato dalle ‘Mosche Elettriche’: Valerio Scrignoli (chitarra elettrica), Danilo Gallo (basso elettrico), Riccardo Tosi (batteria), che sono risultati particolarmente fastidiosi per chi vive nei palazzi vicini. "Avevamo avvisato i musicisti che alle 22,30 avrebbero dovuto smettere – spiega Simona Assandri de I Cantieri –, ma gli agenti sono arrivati ancora prima. Alle 22, erano già dietro la porta. Evidentemente appena è cominciato il concerto gratuito, i vicini li hanno chiamati e all’ennesima richiesta, sono usciti".

Il concerto dell’altra sera era particolarmente rumoroso. "Ma era comunque jazz, non musica da discoteca – aggiunge Assandri – e da noi arrivano i vigili anche quando facciamo le lezioni di tango. Ci hanno imposto di effettuare i rilievi acustici con un dispendio economico notevole per un’associazione come la nostra. E non organizziamo concerti tutte le sere. Ci capita una volta ogni tanto, si potrebbe essere anche più tolleranti. Tanto più che da noi non accade quello che si verifica in Strada Nuova. Quando ospitiamo feste di compleanno chiediamo ai ragazzi di tenere la musica bassa e di non bere troppo". Viste le difficoltà, però, ora l’associazione sta pensando di spostare gli orari dei concerti. "Volevamo vivacizzare la periferia, invece pare che la ‘vivacità’ debba regnare solo in centro".