Con la Cgil sotto al municipio: "Il nido Carillon resti pubblico. Non tagliate gli stipendi"

La manifestazione a Lodi contro la decisione del Comune di esternalizzare due sezioni. Poi il faccia a faccia col sindaco: abbiamo chiesto di fermare tutto, cancellando il bando.

Con la Cgil sotto al municipio: "Il nido Carillon resti pubblico. Non tagliate gli stipendi"

Con la Cgil sotto al municipio: "Il nido Carillon resti pubblico. Non tagliate gli stipendi"

"Noi chiediamo che il servizio resti nel settore pubblico; che l’asilo nido sia servizio sociale; che il Comune apra un dialogo con il Consorzio per difendere il salario e la professionalità delle lavoratrici". Parola di Francesca Di Bella, funzionaria della Funzione pubblica Cgil, al presidio con assemblea di ieri in piazza Broletto, sotto il Comune.

La manifestazione aveva lo scopo di far sentire il proprio no alla scelta del Comune di esternalizzare in appalto a cooperative due delle tre sezioni del nido Carillon. Scelta criticata in sé, con in più la rabbia aumentata dal fatto che le educatrici dipendenti dell’asilo e la stessa Cgil sono venute a sapere dai media dell’apertura del bando di esternalizzazione. Oltre a questo, nel bando non è prevista alcuna clausola sociale che garantisca l’invarianza del trattamento normativo e retributivo del personale: per quello attuale, significa perdere il 30% della retribuzione, da 13,73 euro a 9,66 euro all’ora.

"La nostra è una contrarietà indipendente dal colore della Giunta – sempre Francesca Di Bella – Chiediamo al Comune di ripensare alla scelta, che si prosegua l’anno scolastico come iniziato. C’è poi la possibilità di far continuare il servizio nel pubblico e sociale, non possiamo mettere il bilancio al centro anche nei servizi pubblici, facendo ricadere poi tutto sui lavoratori". I rappresentanti di Cgil sono poi saliti dal sindaco Andrea Furegato e dal vicesindaco Laura Tagliaferri.

Il colloquio è durato molto, concludendosi con i rappresentanti di Cgil che, tornati in piazza, hanno affermato: "È emersa la difficoltà dell’Amministrazione per la situazione. Noi abbiamo ribadito la nostra richiesta: fermare tutto, cancellando il bando. Ci è stato detto che stanno valutando varie opzioni possibili. Ci si lascia con il loro impegno a pensare una soluzione ma la cosa non finisce qui, ci si riaggiornerà in base alle decisioni che adotterà il Comune. Noi saremo sempre pronti per farci sentire e riprendere a manifestare".

Luca Pacchiarini