Ha portato anche la bicicletta a bordo del bus sostitutivo, come evidentemente è abituato a fare sul treno. Quando l’autista ha cercato di bloccarlo, il giovane ha insistito fino a far arrivare sul posto i carabinieri. Il 23enne voleva far valere quello che riteneva un diritto, ma rischia una denuncia penale. Non per minacce o lesioni, perché la discussione con l’autista è stata molto accesa ma senza degenerare in violenza. Ma quando il pullman ha ripreso la corsa, ha accumulato un ritardo di oltre 15 minuti, portando all’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio, anche se la posizione del 23enne è ancora al vaglio. La movimentata vicenda è accaduta prima dell’alba di ieri, quando non erano ancora le 6 e già il pullman era arrivato alla fermata di via Amedeo d’Aosta a Robbio, per servizio sostitutivo sulla linea ferroviaria Pavia-Mortara-Vercelli.
Il 23enne è salito con la bici, provocando la decisa reazione dell’autista, che gli ha intimato di scendere. Il giovane ciclista non ne voleva però sapere di regolamenti e divieti e si è ostinato a rimanere sul pullman con la bicicletta fino a quando sono arrivati i carabinieri, della locale Stazione, che lo hanno convinto a scendere dal mezzo per non peggiorare ulteriormente la sua posizione.
Stefano Zanette