
Alla vigilia dell’approvazione del nuovo pacchetto sicurezza, che Ultima Generazione ritiene sia stato pensato per i blocchi stradali, dieci attivisti aderenti alla campagna “Fondo riparazione“ ieri sono scesi in piazza per augurare al questore Alessio Cesareo una serena pensione dal primo dicembre. Lo hanno fatto effettuando una marcia lenta da via Olevano alla questura dove hanno inscenato un’ironica festa di pensionamento per il congedo lavorativo del questore muniti di trombette e regali. Un cittadino ha pure letto un diploma. Intorno alle 12.20 gli attivisti sono stati portati in questura. "La città di Pavia ha passato un anno e mezzo duro per la gestione dell’ordine pubblico e oggi torniamo in strada per festeggiare il questore Cesareo che va in pensione - ha detto Simone Ficicchia alla sbarra per essersi incollato alla teca della “Primavera“ di Botticelli due estati fa e per il quale era stata chiesta la sorveglianza speciale rigettata dal tribunale di Milano -. Non siamo contro la persona, ma contro la sua scelta di usare il proprio potere per schiacciare chi già fatica a trovare gli spazi per esprimersi sulla gestione della città". Qualche settimana fa anche il Sindacato autonomo di polizia (Sap) ha chiesto al ministero degli Interni la rimozione di Cesareo. La ragione scatenante è stato l’aver impedito l’assemblea di 200 persone della rete dei comitati locali di Pavia contro la cementificazione, ma prima c’era stata la denuncia delle ragazze di Fridays For Future di Voghera per aver manifestato davanti alla scuola, nel novembre scorso la richiesta inoltrata alla Rete antifascista di limitare le presenze a una manifestazione a 50 persone, per poi fare marcia indietro perché anticostituzionale e infine, la negazione dell’utilizzo della pubblica piazza ai Fridays For Future. "Noi chiediamo - hanno aggiunto i cittadini in piazza - un fondo da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi dovuti allo stravolgimento climatico. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari".