Claudio Pastormerlo aveva 59 anni
Gambolò, 2 giugno 2016 - Un eccellente professionista e una persona molto gentile. Così chi lo ha conosciuto ricorda Claudio Pastormerlo, l’ingegnere mortarese di 59 anni morto martedì cadendo nel vuoto da un’altezza di 12 metri mentre stava verificando i danni del recente maltempo su un capannone della Italferro di Gambolò. Il professionista era stato incaricato dalla Toro Assicurazioni di Vigevano di effettuare la perizia; del resto in quel settore lavorava da oltre vent’anni e la sua professionalità era apprezzata da tutti. Martedì poco prima dell’ora di pranzo era arrivato a Gambolò per svolgere quell’incarico, una operazione che, aveva programmato, non gli avrebbe portato via molto tempo. E infatti a casa la moglie e i due figli lo stavano aspettando.
Cosa sia accaduto in quei pochissimi istanti che hanno preceduto la tragedia è ancora da chiarire, ma dai primi riscontri che gli ispettori della Ast e i carabinieri hanno potuto ottenere già nel primo pomeriggio di martedì, una lastra di cemento amianto avrebbe ceduto all’improvviso: Claudio Pastormerlo è caduto nel vuoto. Un volo che non gli ha lasciato scampo. Secondo quanto accertato dai medici del 118 e in attesa della conferma dei risultati dall’autopsia che la magistratura ha disposto, il professionista sarebbe morto sul colpo.
L’accaduto non avrebbe avuto testimoni perché in quei minuti il personale dell’azienda era in pausa pranzo e solo intorno alle 13.20 qualcuno si è accorto di quel corpo a terra all’interno del capannone. La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente anche se è risultata inutile. L’area dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per consentire di completare i rilievi; gli ispettori della Ast dovranno tra l’altro accertare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul luogo di lavoro.