Morire a 5 anni mentre, in auto con la mamma, si percorre una via del centro cittadino. È quanto accaduto lunedì mattina poco prima delle 12.30 a Vigevano, all’incrocio tra via Mentana e via Quarto, alle spalle di viale dei Mille, zona centrale della città. Strade strette, nelle quali andare veloci non è possibile. Eppure l’impatto tra la Honda Jazz condotta dalla 46enne mamma della bambina e una Lancia Ypsilon, il cui conducente è rimasto illeso, è stato talmente violento che la piccola è stata sbalzata dall’abitacolo attraverso il finestrino abbassato - ieri per la prima volta dopo settimane il termometro era salito molto vicino ai 30° - ed è finita contro un palo della segnaletica stradale.
Le condizioni della piccola Clarissa, che viaggiava sul sedile posteriore, sono apparse subito gravissime ai soccorritori che hanno allertato l’elisoccorso di Milano. L’elicottero ci ha messo qualche minuto per arrivare sul cielo di Vigevano ed è stato fatto atterrare allo stadio, che dista solo poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, ma la piccola non lo ha mai raggiunto. La gravità della situazione ha consigliato ai medici il trasporto al Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano dove poco dopo è stato constatato il decesso. Resta tutta da definire invece la dinamica del sinistro. E su questo aspetto sono al lavoro gli agenti della polizia locale.
Le ipotesi
Al momento si possono avanzare solo ipotesi circa una possibile mancata precedenza ma tutto dovrà essere accertato dalle risultanze degli accertamenti. Quello che appare certo è che l’impatto è stato violento e la sfortuna ci ha messo lo zampino. Clarissa, che ieri mattina aveva in programma una vaccinazione, è stata proiettata fuori dall’abitacolo e non ha avuto scampo. Occorrerà stabilire anche se fosse ancorata al sedile dalle cinture di sicurezza.
Il precedente
Una tragedia che ricorda quella avvenuta quattro anni fa a Rimini dove a perdere la vita era stato un bambino di poco più di due anni. In quella circostanza l’auto sulla quale si trovava con i genitori aveva avuto una collisione con un altro mezzo condotta da una donna e il piccolo era morto nell’urto che, a seguito dell’impatto aveva riportato delle ferite mortali. In quel caso una parte della responsabilità era stata attribuita ai genitori perché il seggiolino sul quale il piccolo si trovava non era stato fissato in modo corretto.
Nella tragedia che si è consumata ieri sono ancora diversi i particolare da mettere a fuoco. Per il momento resta l’infinito dolore per la scomparsa della piccola, figlia unica e iscritta alla scuola materna di Cassolnovo. “Una tragedia, questo è il momento del silenzio", ha detto il sindaco di Cassolnovo, Luigi Parolo.