
di Umberto Zanichelli
Un finanziamento dell’importo di due milioni e mezzo di euro consentirà a Casa Serena, una delle strutture per l’accoglienza degli anziani più grandi dell’intera regione, di ammortizzare i mancati introiti nei mesi più difficili dell’emergenza Covid. Il cda dell’azienda speciale del Comune di Cilavegna ha accolto la proposta avanzata da un istituto di credito: la somma dovrà essere restituita in un arco temporale di sei anni e darà respiro ai conti. Nei mesi del lockdown, infatti, gli ingressi nella struttura erano stati bloccati e anche oggi, in fase di riapertura, le procedure da adottare sono così complesse da non consentire di occupare tutti i posti a disposizione. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione, Pierangelo Ugazio, "nel periodo più critico abbiamo registrato mancati incassi per 100mila euro al mese di sole rette". L’emergenza si è protratta sino alle soglie dell’estate e si sta normalizzando solo adesso. Attualmente un piano e mezzo della struttura è dedicato esclusivamente all’accoglienza dei nuovi ospiti e le stanze normalmente occupate da due o tre persone oggi ne possono accogliere soltanto una. Rispetto al periodo pre Covid la struttura sta ospitando una quarantina di anziani in meno. Al momento Casa Serena resta “Covid free“ e nei prossimi giorni partirà la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale.
Intanto a breve cantieri aperti anche all’istituto “De Rodolfi“ di Vigevano, un altro di quelli che hanno saputo contenere perfettamente gli effetti dalla pandemia sulla popolazione anziana. Si lavorerà per sistemare il reparto B al primo piano: un intervento per il quale gli ospiti verranno spostati provvisoriamente. Anche qui c’è molta attenzione ai nuovi ingressi che sono stati soltanto cinque negli ultimi cinque mesi.