
Christian Rovida, il giovane agente della polizia locale di Mortara morto il 18 maggio
Christian Rovida aveva 22 anni e un amore di lunghissimo corso per le armi. Venerdì 17 maggio è stato ucciso da un proiettile esploso dalla sua stessa pistola, una Glock 40, mentre era a casa sua insieme a un’amica di 19 anni, in località Gropello Cairoli. Dalle ricostruzioni, sembra che non avesse messo la sicura all’arma e che un colpo, partito per errore, lo abbia raggiunto al cuore. Christian era entrato da circa un anno nella polizia locale di Mortara dopo aver lavorato per qualche tempo come guardia giurata in Securitalia.
Scherma e rievocazioni storiche
Quella per le armi, in generale, era una passione coltivata in modo zelante. Quando era giovanissimo ha iniziato a praticare la scherma storica, per poi sperimentare le armi da fuoco appena raggiunta l’età legale. Nel tempo libero partecipava anche a rievocazioni storiche di battaglie medievali e anche come cosplayer di serie giapponesi.
Le armi e la polizia
Una delle primissime immagini pubblicate sul proprio profilo Instagram ritrae un fucile, una carabina Cig Cat da 4.5 millimetri, e qualche anno compra anche una Beretta 98FS. Assidue le frequentazione di palestre e poligoni di tiro. Negli ultimi mese, le foto in divisa raccontano il suo ingresso tra i vigili, insieme alle notizie dei giornali delle operazioni di polizia, ripubblicate con orgoglio.