Casette abusive nel Parco del Ticino, venti imputati

Uomini e donne romeni tra i 22 e i 58 anni dovranno affrontare il processo a Pavia

A Vigevano nel Parco regionale della Valle del Ticino

A Vigevano nel Parco regionale della Valle del Ticino

Vigevano, 27 lugkio 2022 - Una sorta di quartiere residenziale a Vigevano, sorto dal nulla e completamente abusivo. L’accusa di aver costruito casette e servizi senza permessi, oltretutto nel terreno di una società estranea alla vicenda e in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico perché rientra nel Parco del Ticino, è stata mossa a 20 indagati che ora dovranno affrontare il processo a Pavia. Inizialmente prevista nei giorni scorsi, l’apertura del dibattimento è stata rinviata al 26 settembre per valutare la posizione di alcuni dei soggetti coinvolti, al mommento irreperibili.

I 20 indagati sono tutti uomini e donne nati in Romania tra i 22 e i 58 anni, senza fissa dimora. Tre di loro al momento del decreto di citazione diretta a giudizio da parte della Procura di Pavia erano detenuti nei carceri di Pavia, Vicenza e Venezia per altri reati. Secondo l’accusa, nel marzo 2018 avrebbero realizzato una serie di opere edilizie senza avere il permesso di costruire in un’area nel Comune di Vigevano di proprietà di una società in liquidazione, terreno che avevano in precedenza occupato abusivamente. Per esempio avrebbero costruito casette in legno, alcune con pavimentazione lignea o di terra battuta o di piastrelle, con copertura e in un caso con la tettoia, tutte di altezza tra i due e i tre metri, oltre a posizionare roulotte su mattoni in cemento o strutture di legno. Contestata anche la realizzazione di una costruzione in lamiera adibita a servizi igienici. L’accusa è anche di aver costruito in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, in quanto si trova nel Parco regionale della Valle del Ticino, senza che avessero richiesto l’autorizzazione paesaggistica.

Sembra che la situazione inizialmente sia stata notata dai proprietari del terreno, che avevano sporto denuncia per l’occupazione abusiva. In seguito, i 20 erano stati indagati anche per le costruzioni abusive. I due procedimenti hanno avuto iter giudiziari differenti: la denuncia per l’occupazione abusiva era infatti stata ritirata, nel frattempo la società era andata in liquidazione, dunque per i coinvolti è stata emessa sentenza di non luogo a procedere per remissione di querela. Invece è proseguito il procedimento relativo alle costruzioni.