Casa di riposo come una prigione. Undici anziani non indipendenti abbandonati a se stessi nel degrado

Ordinanza di sgombero per Il Giardino dei nonni di Redavalle dopo la denuncia di un dipendente ex detenuto

Casa di riposo come una prigione. Undici anziani non indipendenti abbandonati a se stessi nel degrado

Casa di riposo come una prigione. Undici anziani non indipendenti abbandonati a se stessi nel degrado

Abbandonati a se stessi, senza l’assistenza necessaria a chi non è più autonomo. Anziani con demenza, alloggiati in una struttura che avrebbe potuto accogliere solo persone autosufficienti. Una Casa, acronimo di Comunità alloggio sociale anziani, ben diversa da una Residenza sanitaria assistenziale (Rsa).

Il Giardino dei nonni, in via Garibaldi a Redavalle, non ha superato il controllo dei carabinieri e il sindaco Pierangela Compagnoni ha emesso l’ordinanza di sgombero con il ricollocamento degli 11 anziani in altre strutture, Rsa idonee ad accudirli. La vicenda si è guadagnata la ribalta televisiva nazionale l’altra sera su Italia1 quando Le Iene hanno mostrato un video e la testimonianza di un dipendente, ex detenuto con affidamento in prova ai Servizi sociali, che ha documentato lo stato di abbandono in cui venivano lasciati gli anziani. Le presunte irregolarità erano però già a conoscenza dei carabinieri che, mercoledì scorso, avevano effettuato un controllo sia con personale della Stazione di Santa Giuletta, della Compagnia di Stradella, sia con gli specialisti del Nucleo ispettorato del lavoro di Pavia e del Nas di Cremona.

Un’ispezione che ha portato il Comune a ordinare lo sgombero e l’Arma ad avviare le indagini per accertare eventuali ipotesi di reato, compresi i maltrattamenti. Come in precedenti casi analoghi, anche senza percosse o lesioni il maltrattamento può essere contestato per la mancanza di un’assistenza adeguata ad anziani non autosufficienti, lasciati in condizioni di abbandono e per questo umiliati e privati della propria dignità personale.