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Caporalato nel Mantovano, irregolari 11 aziende su 14: oltre 60 lavoratori costretti a vivere nel degrado

Maxi-operazione dei carabinieri in provincia contro il lavoro nero e lo sfruttamento. Deferite 10 persone, trovati 8 lavoratori in nero, di cui 5 clandestini

Caporalato nel Mantovano, irregolari 11 aziende su 14: oltre 60 lavoratori costretti a vivere nel degrado

Mantova – Caporalato e lavoratori costretti a vivere in condizioni degradanti. Un’operazione a tappeto dei carabinieri del Comando provinciale di Mantova e del Gruppo per la tutela del lavoro di Milano ha portato alla luce un quadro preoccupante dello sfruttamento lavorativo nelle campagne mantovane. Nelle giornate del 10 e 12 giugno, i militari hanno controllato 14 aziende agricole, riscontrando irregolarità in ben 11 di esse.

I controlli e le sanzioni

Il bilancio dell’operazione è pesante: 10 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, di cui 5 stranieri. Tra i 255 lavoratori identificati, 8 sono risultati completamente “in nero” e, di questi, 5 erano anche irregolari sul territorio nazionale. Due imprenditori sono stati ritenuti responsabili del reato di caporalato, avendo approfittato della condizione di bisogno dei lavoratori.

Le sanzioni comminate ammontano a circa 38mila euro di ammende e 40mila euro di sanzioni amministrative. Per tre aziende è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale: due per gravi violazioni in materia di sicurezza e una sia per lavoro nero che per violazioni sulla sicurezza.

I comuni interessati

I controlli, effettuati con 70 militari dell’Arma coordinati in 5 gruppi ispettivi, hanno interessato i comuni di Guidizzolo, Piubega, Castel Goffredo, Villimpenta, Sermide e Felonica, Sabbioneta, Castellucchio e Magnacavallo. Le situazioni più gravi sono emerse a Sermide e Felonica, dove è stato deferito un cittadino di origine pakistana, e a Villimpenta con un imprenditore locale.

Vivere in condizioni di degrado

Particolarmente drammatica la scoperta di un immobile in via Ludovico Ariosto, nella frazione Malcantone di Sermide e Felonica, dove 60 lavoratori extracomunitari erano ospitati in quattro appartamenti in condizioni di estremo degrado. Il sopralluogo congiunto con la Polizia Locale, personale Ats Val Padana e l’ufficio tecnico comunale ha evidenziato precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali. Il Vice Sindaco ha immediatamente emesso un’ordinanza di sgombero per inagibilità, attuata nel tardo pomeriggio del 12 giugno.

L’operazione si inserisce nel più ampio piano di contrasto ai fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, stabilito durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Roberto Bolognesi. I carabinieri hanno verificato l’applicazione dei contratti collettivi, gli orari di lavoro, le modalità di pagamento, l’impiego regolare di lavoratori extracomunitari e le esternalizzazioni fraudolente di manodopera.

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L’Arma ha annunciato che i controlli proseguiranno sia nel settore agricolo che in altri comparti industriali della provincia, con il coinvolgimento dei reparti speciali come i Nas, il Noe, i Carabinieri Forestali e il Nucleo Ispettorato del Lavoro, nell’ambito di un’azione coordinata di tutte le Forze di Polizia.