"Caro sindaco, scusati e dimettiti". Lui: io sempre severo sui cantieri

SAN GENESIO Si aspettavano le scuse e le dimissioni del sindaco, i genitori degli allievi della scuola primaria e...

Si aspettavano le scuse e le dimissioni del sindaco, i genitori degli allievi della scuola primaria e materna sotto sequestro. Nel Consiglio comunale dell’altra sera però non sono arrivate né le une né le altre. In una sala affollata dove talvolta si è alzata la voce, la tensione era palpabile. Da quando è esplosa l’inchiesta Clean e sono state sigillate le due scuole di San Genesio ritenute non sicure, era la prima volta che i genitori incontravano il sindaco Enrico Tessera, indagato per non aver denunciato fatti di cui sarebbe stato a conoscenza per presunte irregolarità, mentre sono agli arresti domiciliari il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune Nausica Donato e Gianluca Di Bartolo della società Civiling lab. "Avevamo già sollevato dubbi sui lavori alla scuola", ha detto la consigliera di San Genesio Futura Irina Invernizzi che a inizio agosto aveva notato gli operai al lavoro in piena notte nell’edificio.

"Abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco – ha aggiunto la capogruppo dell’opposizione Marzia Testa – Non le rassegnate, ma ha comunicato d’essere pronto a chiedere i danni all’impresa che stava lavorando a scuola, se emergeranno responsabilità penali. Nel frattempo la giunta il 5 dicembre ha deciso di aumentarsi l’indennità". "Sono sempre stato severo e pretenzioso nei confronti degli addetti ai lavori", ha sottolineato il sindaco Enrico Tessera. Ma molti genitori restano preoccupati per il futuro, come pure la dirigente scolastica Elena Bassi.

M.M.